Svizzera

Bambini in piazza per rivendicare i loro diritti

Manifestazione a Berna per i 30 anni della Convenzione dei diritti del fanciullo. Alain Berset ha parlato a centinaia di allievi

Alain Berset in piazza oggi a Berna (Keystone)
20 novembre 2019
|

In occasione del 30esimo anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo, la Svizzera e le Nazioni Unite hanno invitato i bambini a rivendicare l'applicazione e il rispetto dei propri diritti. Oggi a Berna nel corso di una manifestazione tenutasi sulla Piazza federale alla presenza di centinaia di scolari, il Consigliere federale responsabile della socialità, Alain Berset, ha ricordato l'importanza di questa convenzione, ratificata dalla Svizzera nel 1997. "È un giorno non di promesse, ma di impegno", ha detto dal canto suo la Segretaria di Stato per gli Affari Esteri Pascale Baeriswyl oggi a Ginevra davanti ai rappresentanti degli Stati, delle organizzazioni internazionali e di molti bambini. Come altri 100 Paesi circa, la Svizzera ha risposto presente alla richiesta del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) di impegnarsi affinché "ogni diritto" si applichi a "ogni bambino".

Impegno della Svizzera a estendere il trattato

La Confederazione, assieme a una cinquantina di Paesi, ha promesso alla commissione per i diritti del fanciullo di impegnarsi per estendere l'applicazione del trattato. Il Consiglio federale, ha affermato Pascale Baerriswyl, ha adottato un pacchetto di misure in favore dei bambini in custodia e di quelli i cui genitori sono detenuti. Ma a prescindere dall'azione degli Stati, i bambini stessi devono "continuare a rivendicare i loro diritti", ha insistito la diplomatica svizzera. Hanno "il diritto di essere ascoltati" e di partecipare alle decisioni, ha affermato dal canto suo l'Alto Commissario per i diritti umani, la cilena Michelle Bachelet, che ha ribadito il suo apprezzamento per la recente mobilitazione dei giovani a favore del clima e dei diritti sociali.

Migliora la mortalità infantile ma c'è ancora tanta povertà

In totale 196 paesi hanno ratificato questo accordo approvato dall'Assemblea generale dell'ONU. Negli ultimi 30 anni sono stati fatti molti progressi. La mortalità infantile al di sotto dei cinque anni si è ridotta di oltre la metà così come il tasso di malnutrizione. Ma la Convenzione "rimane ancora attuale", ha sostenuto la direttrice regionale dell'UNICEF, Afshan Khan. "I diritti di milioni di bambini vengono tutt'ora violati", ha spiegato facendo riferimento al cambiamento climatico, ai molti conflitti in corso e alle insidie presenti in internet. Un bambino su cinque vive in povertà e più di 250 milioni di bambini non vanno a scuola, ha dichiarato la Khan.

Quasi la metà degli sfollati sono bambini

Alla fine del 2018, oltre il 40% degli sfollati interni al mondo erano bambini. Secondo uno studio dell'Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC) pubblicato oggi, quasi la metà degli sfollati - in totale 17 milioni - si trovano nell'Africa subsahariana. Otto paesi ne accolgono più di un milione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE