Svizzera

Friburgo, la riconta delle schede è inutile

Il ballottaggio per gli Stati è stato 'macchiato' da una panne informatica. Lo scarto tra Gapany (Plr) e Vonlanthen (Ppd) è di 138 voti (e non 158)

Johanna Gapany (Keystone)
11 novembre 2019
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Non vi è motivo, come invece vuole il Ppd, di effettuare una riconta dei voti del secondo turno per l'elezione del Consiglio degli Stati a Friburgo. Lo afferma la cancelleria cantonale, secondo cui il problema durante la travagliata giornata di ieri è stato unicamente di trasmissione dei risultati. Intanto, stando ai dati definitivi, lo scarto tra la Plr Johanna Gapany e il Ppd Beat Vonlanthen è di soli 138 voti, ancora meno di quanto era stato comunicato finora.

Secondo i risultati finali resi noti questo pomeriggio dalla cancelleria, la giovane liberale-radicale di Bulle, deputata in Gran Consiglio, ha ottenuto 31'129 voti. Il 'senatore' uscente Vonlanthen, battuto a sorpresa sul filo di lana, ne ha ricevuti 30'991. Inizialmente invece si era parlato di uno scalino tra i due rivali di 158 preferenze. Nessun dubbio sulla comoda rielezione del presidente del Ps svizzero Christian Levrat (38'372 schede). Invariato al 37,1% il tasso di partecipazione, indica un comunicato.

Il ballottaggio di ieri per la Camera dei cantoni è stato macchiato da una panne informatica, che per lunghe ore ha tenuto i candidati col fiato sospeso. Oggi si è proceduto a un controllo dettagliato dello scrutinio e sono state incluse nei calcoli alcune buste che inizialmente non erano state prese in considerazione, il che ha portato a una variazione, seppur non decisiva, nelle cifre finali.

I problemi nel corso del processo elettorale hanno portato il Ppd a chiedere chiarezza, tramite una riconta dei voti. Il partito di centro esige spiegazioni, parlando di validità dello scrutinio messa in dubbio.

Tuttavia, secondo la cancelleria friburghese questa operazione non servirebbe a nulla. Per di più, non vi è nessuna base legale cantonale che preveda l'opzione di una riconta. È vero che i tre prefetti potrebbero ordinare un nuovo conteggio nei distretti (Singine, Lac e Sarine) interessati dal guasto, ma essi hanno già stabilito che ciò non cambierebbe l'esito dell'elezione.

Il Ppd discuterà giovedì sera la possibilità di presentare ricorso.

Nella nota viene pure precisato che l'origine del bug proviene da un sistema sviluppato da una società informatica esterna, al suo trentesimo utilizzo e che mai prima aveva dato noie. La causa esatta della panne è in fase di esame.

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