Svizzera

Inchiesta Fifa, il Ministero pubblico riorganizza la task force

Le indagini riguardanti la Federazione internazionale del calcio sono state poste sotto la direzione del procuratore generale supplente Jacques Rayroud

Esce Lauber, entra Rayroud (Keystone)
19 giugno 2019
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Le indagini riguardanti la FIFA sono state poste sotto la direzione del procuratore generale supplente Jacques Rayroud. Il Ministero pubblico della Confederazione ha annunciato una prima serie di misure in seguito alla ricusazione del procuratore generale Michael Lauber nelle indagini sulla corruzione nel mondo del calcio, annunciata ieri dal Tribunale penale federale. 

In un comunicato diramato nel pomeriggio, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) precisa che la task force incaricata delle indagini sulla FIFA, presa di mira nel suo insieme da due richieste di ricusazione, non è stata messa in discussione dal Tribunale penale federale (TPF). Solo tre procuratori federali, tra cui Michael Lauber, sono stati scartati dai giudici di Bellinzona. La maggior parte dei procedimenti penali in corso proseguirà come previsto, precisa la nota.

Il procuratore generale supplente Jacques Rayroud assumerà la direzione delle operazioni, afferma l'MPC. Lauber non parteciperà più alle sedute relative alle indagini riguardanti la Federazione internazionale di calcio. Il procedimento penale avviato da un procuratore ricusato sarà assegnato ad un collega. "La task force - spiega il comunicato - sta inoltre esaminando le possibili conseguenze della decisione del TPF sui procedimenti condotti dall'ex procuratore capo Olivier Thormann, anch'egli ricusato". Quest'ultimo ha lasciato l'MPC nel novembre 2018. La stragrande maggioranza dei membri della task force, composta da procuratori e loro collaboratori, analisti finanziari e rappresentanti della Polizia federale (Fedpol), potrà continuare le sue attività come previsto.

Ieri la Corte dei reclami penali del TPF ha accolto le domande di ricusazione formulate da due imputati nei confronti di Lauber, Thormann e un procuratore della Confederazione. La loro imparzialità è stata messa in dubbio in relazione agli incontri tra Lauber e il presidente della FIFA Gianni Infantino, che si sono svolti in violazione delle regole procedurali. Le richieste di ricusazione erano dirette contro oltre 30 persone, tra cui l'intera task force e i membri della polizia giudiziaria federale coinvolti nelle inchieste.

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