Svizzera

I costi della salute aumentano, di nuovo: urgono correttivi

Più 3% nel 2019 e nel 2020, secondo Santésuisse. Ma in alcuni settori si sfiorerà il 6%. Richieste 'misure urgenti a favore degli assicurati'.

(Ti-Press)
17 giugno 2019
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I costi sanitari dovrebbero aumentare del 3% nel 2019 e nel 2020 secondo le previsioni di Santésuisse. In alcuni ambiti l'incremento potrebbe addirittura superare il 5%, avverte l'organizzazione delle casse malattia, che chiede anche l'adozione di misure urgenti per arginare questa tendenza.

Negli ultimi anni i costi sanitari sono aumentati in misura minore rispetto agli anni precedenti. Gli assicuratori hanno quindi accumulato riserve, motivo per cui l'aumento dei premi dovrebbe essere inferiore al 3% nel 2019, ha dichiarato Christoph Kilchenmann, responsabile di Santésuisse, in una conferenza stampa a Berna. Si tratta solo di una una previsione; le cifre precise saranno note in autunno.

La relativa tregua nell'esplosione delle spese negli ultimi due anni è dovuta a effetti una tantum, ha precisato Kilchenmann. Nelle cure ospedaliere stazionarie infatti si è verificato un cambiamento della ripartizione dei costi e il Consiglio federale è intervenuto sul tariffario medico ambulatoriale (Tarmed).

Gli aumenti dei costi variano a seconda dei settori. Santésuisse prevede una crescita del 6% per la fisioterapia a causa dell'aumento del numero di terapisti e di trattamenti. Un tasso simile è previsto anche nel settore dell'assistenza e delle cure a domicilio a causa del trasferimento di casi non gravi dagli istituti medicalizzati. L'organizzazione degli assicuratori pronostica anche un incremento del 5% nel settore ospedaliero ambulatoriale e in quello dei laboratori.

Per contenere questa tendenza al rialzo, Santésuisse chiede l'adozione di "misure urgenti a favore degli assicurati", in particolare un confronto annuale dei prezzi di tutti i medicinali con l'estero e l'introduzione di un sistema di prezzi di riferimento. Questo provvedimento è "più urgente che mai", insiste l'organizzazione, ricordando che i farmaci generici costano più del doppio in Svizzera rispetto all'estero.

Essa raccomanda inoltre l'introduzione di importi forfettari per le prestazioni nel settore ambulatoriale e di un numero minimo di casi per le operazioni che ospedali e medici devono raggiungere per poter continuare ad operare.

Le idee non mancano, "il problema è l'attuazione", ha dichiarato Verena Nold, direttrice di Santésuisse. Delle nove misure relative ai medicamenti proposte dalla Commissione di esperti del Dipartimento federale dell'interno, solo due sono incluse nel primo pacchetto di provvedimenti del Consiglio federale per il contenimento dei costi sanitari.

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