Svizzera

In aumento la violenza dei gruppi di estrema destra (e di sinistra)

Dal rapporto dei Servizi delle attività informative della Confederazione emerge inoltre che la Svizzera è stata presa di mira dagli 007 russi e cinesi

Estrema destra (Keystone)
24 maggio 2019
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Dal rapporto 2019 sulla sicurezza della Svizzera pubblicato oggi dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) emerge un quadro della situazione più complesso che mai.

Lo scorso anno è stato osservato un forte aumento degli episodi di violenza da parte di raggruppamenti di estrema destra. I gruppi elvetici attivi in questo contesto si sono rinnovati e molti di loro dispongono di siti internet. La maggior parte delle azioni, come le 'pattuglie di protezione della popolazione indigena', sono in realtà operazioni di propaganda. Questi gruppi sono però anche addestrati alla manipolazione di armi da fuoco e praticano sport di combattimento. "In generale l'estrema destra agisce nell'ombra" sottolinea il SIC. Il potenziale di violenza potrebbe concretizzarsi se dovesse emergere un tema di attualità attorno al quale concentrarsi, come ad esempio l'immigrazione o un attentato jihadista.

Pure elevato, secondo il SIC, è il potenziale violento dell'estrema sinistra. Come emerso di recente in una contro-manifestazione organizzata a Basilea. Diverse tematiche possono scatenare reazioni da parte di gruppi di questo tipo, che approfittano spesso della folla o di dimostrazioni per attaccare la polizia.

Spionaggio

Altra preoccupazione del SIC è lo spionaggio, un fenomeno in crescita. La maggior parte delle ricerche speciali realizzate lo scorso anno ha riguardato proprio questa tematica: 170 su un totale di 193. Le restanti 23 hanno riguardato il terrorismo.

È stata constata una persistenza delle attività di spionaggio russe, tanto che la Svizzera sarebbe uno dei punti nevralgici in Europa di queste pratiche. Circa un terzo dei diplomatici accreditati sono membri o sospetti membri di servizi di Mosca. A questi si aggiungono i collaboratori che soggiornano in Svizzera temporaneamente.

Pechino non è da meno, in particolare per quanto riguarda lo spionaggio economico. Le conclusioni relative a incidenti constatati finora in Svizzera indicano l'implicazione di molti hacker associati ai servizi di informazione cinesi.

Jihadisti

Altro rischio per la sicurezza del Paese è la partenza di militanti verso le aree curde in Siria. Coloro che ritornano possono aver acquisito nuove capacità di uso delle armi o degli esplosivi e possono essere maggiormente portati alla violenza. Continua a preoccupare anche l'uscita di prigione di jihadisti o persone radicalizzate. Nel 2018 è stata pure osservata una recrudescenza degli incidenti legati a estremisti animalisti. Diverse azioni sono state perpetrate a Zurigo e in Romandia. In una sola notte sei aziende sono state attaccate a Ginevra.

 

Stranieri e viaggiatori

Lo scorso anno il SIC ha pure esaminato 5333 dossier di richiedenti asilo. In 21 casi ha raccomandato il rifiuto della richiesta. Su 49'168 domande di naturalizzazione, ha chiesto la bocciatura o ha espresso dubbi in cinque casi.

Nel quadro della procedura di consultazione Schengen in materia di visti, il SIC ha esaminato 900'880 dossier, raccomandando in quattro casi il rifiuto del visto. Ha inoltre depositato presso l'Ufficio federale di polizia 101 domande di divieto d'ingresso in Svizzera e una domanda di espulsione. Sono infine stati analizzati i dati di 1,748 milioni di passeggeri di 10'824 voli.

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