Per la prima volta i ricavi generati dalle biciclette elettriche superano quelli delle "normali". Cifre da primato, purtroppo, anche per decessi e feriti
Un 2018 da record per il commercio di biciclette in Svizzera, stando a deynaMot. La nota odierna dell'ufficio specializzato attribuisce la ragione principale della forte crescita ai ricavi generati dallo smercio di e-bike. Per la prima volta, insomma, i ricavi generati da quelle elettriche sono superiori a quelli derivanti da quelle "normali".
Lo scorso anno, rivenditori specializzati e non (più i negozi online) hanno realizzato un fatturato di 636,6 milioni di franchi. Rispetto all'anno precedente si tratta di un aumento di quasi il 40%. Nelle altre categorie il fatturato tocca i 451 milioni. L'anno scorso sono state consegnate sul mercato domestico circa 54mila mountain bike elettriche, con un incremento del 52% rispetto al 2017. Globalmente, le bici con pedalata assistita smerciate nel 2018 sono state oltre 153 mila, pari ad un incremento del 28% su base annua. Grazie alla forte domanda di biciclette elettriche, nel 2018 il volume totale del mercato del commercio di biciclette è salito a 1,77 miliardi.
La passione per l'e-bike ha anche un rovescio della medaglia. L'anno scorso, 233 persone sono decedute in seguito a incidenti stradali, in prevalenza automobilisti, come indicato dall'Ufficio federale delle strade lo scorso aprile. I morti in bicicletta sono stati 27 e quelli sulle e-bike 12. In quest'ultima categoria, i decessi sono passati da 7 a 12, con un aumento dei feriti gravi (saliti a 309) del 38%. Anche questo è un record. Particolarmente elevato l'aumento degli anziani (sopra i 65 anni di età) coinvolti, 45 in più rispetto al 2017, per un totale di 106, prevalentemente con e-bike lente. In termini assoluti, l'incremento maggiore fra gli infortunati in sella a bici elettriche veloci si è evidenziato nella fascia compresa tra i 35 e i 54 anni, con 45 unità (21 in più rispetto all'anno precedente).