Svizzera

Legge sulle Armi, sì in Svizzera, no in Ticino

Due sì dalle urne il prossimo 19 maggio. È il risultato del secondo sondaggio Tamedia sugli oggetti in votazione

Foto archivio Ti-Press
24 aprile 2019
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Se gli svizzeri avessero votato a metà aprile, avrebbero approvato i due oggetti posti in votazione il 19 maggio. Il sostegno alla riforma fiscale e al finanziamento dell'Avs (Rffa) rimane stabile, mentre il diritto sulle armi guadagna consensi, indica un sondaggio realizzato da Tamedia pubblicato stamani.

La Rfa raccoglie il 62% di sì, contro il 32% di no. Il tasso di approvazione è stabile rispetto alla prima indagine dell'editore, effettuata a inizio aprile. Le opinioni sfavorevoli sono invece lievemente aumentate, di due punti percentuali. Il 6% degli intervistati non ha fornito alcuna indicazione sulle proprie intenzioni di voto.

Nella Svizzera romanda e in Ticino (66% nelle due regioni linguistiche) il sostegno è superiore a quello della Svizzera tedesca (60%).

Sì anche alla legge sulle armi

Secondo il sondaggio, sarà approvata anche la riforma della legge sulle armi. La quota di chi intende sostenere questo oggetto è progredita di due punti percentuali rispetto ad inizio aprile, al 55%. Il 44% voterebbe no e l'1% è indeciso.

I ticinesi intervistati si oppongo al nuovo diritto nella misura del 53%. La Romandia è la più favorevole (56%), seguita dalla Svizzera tedesca (55%). Questa differenza di un punto percentuale tuttavia non è significativa, perché il margine d'errore del sondaggio è di 1,7 punti.

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