Svizzera

Il massacro di Rupperswil fino al Tribunale federale

L'autore della strage, condannato alla detenzione a vita, ha fatto appello ai giudici di Losanna per essere sottoposto a una terapia ambulatoriale per "elaborare" i crimini commessi

21 febbraio 2019
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Il "massacro di Rupperswil" occuperà anche il Tribunale federale. L'argoviese di 35 anni ha infatti accettato l'ergastolo e la misura dell'internamento ordinario, ma ha fatto appello ai giudici di Losanna per essere sottoposto a una terapia ambulatoriale.

La notizia del ricorso, anticipata dai quotidiani di CH Media, è stata confermata a Keystone-Ats da Renate Senn, avvocata d'ufficio del pluriassassino. Attraverso la terapia, l'autore del massacro afferma di voler "elaborare" i crimini commessi il 21 dicembre 2015.

I prima istanza, il Tribunale distrettuale di Lenzburg (Ag) aveva condannato nel marzo dello scorso anno il 35enne alla detenzione a vita. Questa pena è già passata in giudicato. In seguito a un ricorso della difesa, il Tribunale cantonale ha confermato due mesi fa la misura dell'internamento ordinario.

Il tribunale di prima istanza aveva ordinato anche una terapia di tipo ambulatoriale per il 35enne, ma la seconda istanza ha annullato tale misura. Annunciando quest'ultima decisione, il presidente del Tribunale cantonale aveva argomentato che se gli esperti ritengono che una terapia stazionaria non permetterà di ridurre in modo significativo il rischio di recidiva, tanto meno ciò sarà reso possibile da una terapia ambulatoriale.

I giudici hanno finora basato le loro decisioni su due perizie psichiatriche indipendenti; entrambe hanno stabilito che l'imputato non è da considerare durevolmente refrattario ad una terapia.

Il 35enne - uno svizzero con tendenze pedofile conclamate - è stato giudicato colpevole di quattro assassini, ripetuta estorsione, sequestri di persona, atti sessuali con un fanciullo, ripetuta coazione sessuale, incendio intenzionale, possesso di materiale pornografico proibito, nonché di atti preparatori punibili in vista di altri crimini.

La misura dell'internamento ordinario - pure definitiva - implica che il condannato non potrà chiedere la liberazione condizionale dopo aver scontato 15 anni di pena, come previsto per un "semplice" ergastolo. Attraverso questa misura, il suo stato di detenuto dovrà essere riesaminato fra una ventina d'anni e la valutazione dovrà essere ripetuta ogni cinque anni.

L'uomo, reo confesso, abitava nel medesimo quartiere delle sue vittime. In base alla ricostruzione dei fatti, il 21 dicembre 2015 ha ucciso con tagli alla gola una madre di famiglia 48enne, i suoi due figli di 13 e 19 anni e l'amica del primogenito: le quattro vittime erano riunite nell'abitazione di Rupperswil in vista del Natale.

Prima di sterminare la famiglia, l'imputato ha inoltre mandato la madre a prelevare 11'000 franchi in due banche e ha abusato sessualmente del figlio minore. Dopo il massacro, ha cosparso l'abitazione di petrolio e le ha dato fuoco. Il 35enne è stato arrestato a quasi sei mesi dai fatti, mentre stava preparando analoghi attacchi ai danni di famiglie con bambini fra gli 11 e i 15 anni, nei cantoni di Soletta e Berna. 

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