Svizzera

Nel 2016 nella Confederazione si è morti di meno

Secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica la speranza di vita alla nascita si attesta sui 81,5 anni per gli uomini e 85,3 anni per le donne.

24 gennaio 2019
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In Svizzera nel 2016 sono morte 64'964 persone, 2'600 in meno, ovvero il 3,9% dell'anno precedente. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica. Il calo - registrato nonostante un invecchiamento della popolazione - è dovuto principalmente alla sovramortalità da caldo e da influenza riscontrata l'anno precedente. Sempre nel 2016, la speranza di vita alla nascita era di 81,5 anni per gli uomini e di 85,3 anni per le donne. Secondo gli ultimi dati, la maggior parte delle persone muore oltre gli 80 anni e le probabilità di perire in giovane età "sono molto esigue". Il tasso di mortalità tra i neonati è di 36 individui ogni 10'000 nati vivi. Nella fascia di età compresa tra 1 e 16 anni il rischio è inferiore a 1 su 12'000. Il tasso aumenta poi in maniera esponenziale con l'avanzare dell'età. La mortalità maschile è superiore a quella femminile a partire dai 15 anni. Nella fascia di età tra i 19 e i 27 anni muore un numero di uomini di quasi tre volte superiore a quello delle donne.

Poiché le malattie tra i giovani sono in calo o possono essere curate efficacemente, le persone muoiono in età più avanzata e a causa di malattie tipiche di tale età. Nel complesso, fra le donne i decessi più frequenti sono causati da problemi cardiovascolari. Nel 2016 per la prima volta sono morti invece più uomini di cancro che di malattie cardiovascolari. Le cause esterne, soprattutto gli infortuni e il suicidio, sono invece al primo posto tra gli uomini di 16–40 anni e tra le donne di 17–28 anni. A causare la morte del 97% dei neonati sono le malattie congenite e le complicanze durante il parto. Il numero di casi di morte è soggetto a forti oscillazioni stagionali. Se si ripartissero equamente per ogni mese i circa 65'000 decessi, ne risulterebbero 5'400 al mese. In realtà, nel corso del semestre invernale si verifica un maggior numero di casi, con una punta massima di 6'000 a gennaio. Queste oscillazioni riguardano quasi esclusivamente gli over 65. Gli scenari dello sviluppo della popolazione per il periodo 2015–2045 dimostrano che nei prossimi anni e decenni il numero dei casi di morte aumenterà considerevolmente. Questo dipende soprattutto dagli sviluppi demografici e dall'aumento delle persone anziane.

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