In preparazione il Forum economico mondiale al via domani a Davos con diverse assenze illustri, tra cui Trump e Macron bloccati da polemiche interne
Il presidente del Forum economico mondiale (WEF), Borge Brende, intravvede diversi pericoli per la congiuntura mondiale: "la crescita globale rallenta, ci sono diverse nubi oscure all'orizzonte", ha dichiarato in un'intervista alla "Süddeutsche Zeitung" pubblicata oggi.
Brende ha parlato di "distorsioni geopolitiche che avvelenano il mondo". A ciò va aggiunto il fatto che le banche centrali non hanno sufficiente margine di manovra per reagire.
I governi non si potranno più permettere maggiori interventi. "Germania e Norvegia forse possono pensare a maggiori investimenti statali, ma quasi tutti gli altri Paesi hanno troppi debiti", ha affermato l'ex ministro degli esteri norvegese.
Anche un gigante come la Cina è confrontato a sfide e rallentamenti della congiuntura. "C'è la speranza che per i prossimi due o tre anni vivremo ancora una crescita, a condizione che non si scatenino guerre commerciali", ha pronosticato Brende.
Il WEF prenderà il via domani a Davos. Rispetto ad altri anni si contano diverse assenze illustri, dal presidente americano Donald Trump fino a quello francese Emmanuel Macron, bloccati dalle note problematiche interne. Presente invece la cancelliera tedesca Angela Merkel.