Svizzera

'Stop alla cementificazione' perde slancio (ma vince ancora)

Secondo sondaggio di Tamedia sull'iniziativa al voto il 10 febbraio: 52% i sì, in calo di due punti rispetto al primo rilevamento

Proposta sostenuta in particolare dalla sinistra (Archivio Ti-Press)
16 gennaio 2019
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Stando al secondo sondaggio di Tamedia l'iniziativa contro la dispersione degli insediamenti, in votazione il prossimo 10 febbraio, sarebbe accettata dal 52% dei votanti. Il dato è lievemente in calo rispetto al 54% del primo sondaggio.

L'iniziativa dei Giovani Verdi trova in particolare l'approvazione degli ecologisti (85%), del PS (70%) e dei Verdi liberali (67%). In calo invece l'accettazione da parte dei simpatizzanti dell'UDC (48% contro il 55% del primo sondaggio).

I più scettici rimangono i sostenitori del PLR, che se andassero al voto ora respingerebbero il testo nella misura del 68%. Restano contrari anche gli elettori del PPD (60%) mentre gli indecisi si attestano al 2%.

Secondo il sondaggio al momento le donne, con l'opinione favorevole del 60% delle intervistate, risultano sostenere maggiormente il testo rispetto agli uomini (46%). A livello di età, i maggiori fautori sono gli ultra 65enni (55% di "sì"), mentre la fascia più scettica è quella fra i 18 e i 34 anni (50% di "no"). Per quel che riguarda i gruppi linguistici, i più favorevoli sono gli italofoni, con il 63% di "sì". La maggiore approvazione arriva poi dalle città (57%).

Per quanto riguarda gli argomenti, il 42% dei sostenitori dell'iniziativa afferma che "ogni secondo scompare quasi un metro quadrato di spazio verde", ciò - ritengono - non può più continuare. Tra i contrari, la tesi che spinge maggiormente a votare "no" è che un congelamento totale delle zone edificabili non tiene conto dei bisogni della popolazione e dell'economia.

Il testo, denominato "Fermare la dispersione degli insediamenti - per uno sviluppo insediativo sostenibile", sarà l'unico a livello federale sul quale i cittadini saranno chiamati alle urne in febbraio. Esso intende vietare la creazione di nuove zone edificabili, eccetto nel caso in cui venga messa a disposizione una nuova superficie di dimensioni almeno equivalenti. Consiglio federale e parlamento ne raccomandano la bocciatura, giudicando la proposta dei Giovani Verdi troppo ambiziosa.

I dati si basano su un sondaggio effettuato online fra il 10 e l'11 gennaio con 11'475 partecipanti provenienti dalle tre regioni linguistiche. Il margine di errore si attesta a 1,5 punti percentuali.

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