Svizzera

Londra libera un pericoloso predicatore radicale

Si tratta di Anjem Choudary, iscritto sulla lista nera delle persone legate al terrorismo nel nostro Paese. Avrebbe indotto 500 persone a unirsi all'Isis

((Breitbart.com))
19 ottobre 2018
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Il predicatore radicale britannico Anjem Choudary, condannato nel 2016 in Gran Bretagna a cinque anni e mezzo di reclusione, è uscito di prigione stamani. Martedì la Svizzera lo ha iscritto sulla "lista nera" delle persone e organizzazioni legate al terrorismo islamico. In base alla legge britannica un detenuto può essere liberato dopo aver scontato la metà della pena. Proprio in previsione di questa eventualità, il nome di Choudary è stato aggiunto nella lista annessa all'ordinanza che istituisce provvedimenti contro persone e organizzazioni "legate a Osama bin Laden, al gruppo Al-Qaida o ai talebani". I provvedimenti previsti sono il divieto di entrata in Svizzera, il blocco degli averi e delle risorse economiche e l'embargo sul materiale bellico.Fonti di polizia hanno riferito alla Bbc che il predicatore resterà sotto stretta sorveglianza, controllato a vista da un team di 25 agenti. Mentre un congelamento di suoi beni è stato annunciato da giorni. Secondo le autorità britanniche, Choudary, che in cella non ha manifestato ripensamenti, resta potenzialmente pericoloso. "E' un terrorista", una figura "di enorme influenza sull'Islam radicale in questo Paese", ha avvertito Richard Walton, ex capo dell'antiterrorismo di Scotland Yard. Il predicatore londinese è stato condannano per la sua attività di sostegno all'Isis nel luglio del 2016. Secondo i media britannici, Choudary avrebbe indotto circa 500 persone a unirsi all'Isis e diventare jihadisti. Fra questi anche alcune delle figure più violente della formazione terroristica islamica, come il boia Mohammed Emwazi, detto "Jihadi John". Choudary diffondeva il suo messaggio d'odio usando tutti i canali messi a disposizione dalle nuove tecnologie. In particolare i suoi discorsi venivano pubblicati su YouTube e seguiti da un pubblico di adepti, che raggiungeva anche con messaggi su WhatsApp in cui esaltava una società guidata dalla sharia, la legge islamica, e vedeva nella guerra dell'Isis una via per raggiungerla.

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