Vaud

Ha abusato dei figli, ora confessa. 'Stanco, nessuno mi crede'

Confermata in appello la condanna a 18 anni di carcere per un 42enne vodese ritenuto colpevole di incesto e atti sessuali con fanciulli

Foto archivio Ti-Press
8 ottobre 2018
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l Tribunale cantonale vodese ha confermato oggi in appello la pena di 18 anni di carcere inflitta in marzo a un 42enne padre incestuoso, accusato di aver abusato per anni in vari modi degli otto figli e della moglie. Sorprendendo tutti l'uomo non ha più negato le accuse tentando di far passare i figli per bugiardi, come aveva fatto al primo processo.

«Ne ho abbastanza di tutto, non ho più voglia di battermi, non ho più voglia di vivere», ha dichiarato l'imputato, al beneficio di una rendita Ai da quando aveva 20 anni a causa di un ritardo intellettuale. «Che dica la verità o no, non cambia nulla, non mi si crede. Allora preferisco dire che ho fatto tutto questo», ha proseguito, lodando poi «il coraggio» dei figli che hanno deposto contro di lui.

Confessa (quasi) tutto

Contrariamente alla dichiarazione d'appello redatta dai suoi avvocati, l'imputato ha detto di ammettere la quasi totalità delle accuse a suo carico, ad eccezione di un asserito stupro di una delle figlie avvenuto due anni fa in un albergo di Moudon.

Le ambigue ammissioni dell'uomo non hanno cambiato nulla riguardo alla pena, che rimane quella inflitta in prima istanza. «L'assenza totale di una rimessa in questione personale mostra che non sono sentite e giustificano la pena eccezionale di 18 anni che sarà confermata», ha dichiarato la presidente della corte Sandra Rouleau.

Il 29 marzo scorso, l'uomo era stato riconosciuto colpevole a Yverdon-les-Bains dal Tribunale criminale della Broye e del Nord vodese di incesto, atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, violenza carnale, pornografia, lesioni personali e violazione del dovere di educazione dei figli. La Corte gli aveva ha inflitto due anni in più di quanto richiesto dal Ministero pubblico.

La moglie ha accettato la pena

Oggi è comparso in aula come unico imputato. La moglie, condannata a 36 mesi di detenzione, di cui sei da scontare, per aver a sua volta commesso violenze e aver chiuso gli occhi su quelle del marito, ha infatti accettato la pena.

Gli otto figli della coppia, nati tra il 1996 e il 2014, sono stati ripetutamente picchiati dai genitori sin dall'infanzia. Successivamente il padre, che già commetteva violenze sulla moglie, ha iniziato ad abusare sessualmente della figlia maggiore che all'epoca aveva otto anni. La bambina ha subito continuamente abusi da parte del padre all'interno dell'abitazione famigliare. La stessa sorte è toccata alla sorella minore e ai suoi fratelli.

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