Svizzera

Carobbio verso la presidenza dell'Unione sindacale svizzera?

La deputata ticinese conferma: 'Contattata dalla commissione cerca. Ci sto pensando'. Sul piatto della bilancia anche l'imminente presidenza del Nazionale

15 agosto 2018
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Marina Carobbio in corsa per la presidenza dell’Unione sindacale svizzera (Uss). Per ora si tratta di un’ipotesi rimbalzata ieri dalle colonne del Tages Anzeiger, ma i primi contatti tra commissione cerca dell’organizzaizone sindacale, incaricata di proporre al congresso uno o più sostituti all'uscente Paul Rechsteiner, e la consigliera nazionale ticinese ci sono stati. «Effettivamente hanno chiesto la mia disponibilità», conferma Carobbio, aggiungendo ci star valutando la proposta. «Vedremo nelle prossime settimane», commenta da noi interpellata.

Sul piatto della bilancia, Carobbio dovrà mettere numerosi elementi. Non da ultimo il fatto che quattro giorni prima del congresso dell’Uss chiamato a scegliere il nuovo presidente, previsto per il 30 novembre, la deputata ticinese dovrebbe venir eletta presidente del Consiglio nazionale, con i conseguenti impegni che ciò comporta. Se fosse nominata anche al vertice dell’Unione sindacale, per il primo anno sarà comunque impegnata su un altro fronte. Un’eventualità che la ticinese intende segnalare con chiarezza alla commissione cerca. «L’altro aspetto di cui voglio tener conto nelle mie riflessioni – prosegue – è l’opinione dei sindacati ticinesi affiliati all’Uss».

Carobbio porterebbe comunque in dote la «sensibilità» di un cantone di frontiera sul tema delle misure di accompagnamento ai bilaterali. Tema diventato scottante di recente vista visto il rifiuto dei sindacati di sedersi al tavolo con Confederazione, cantoni e padronato nell’ambito delle discussioni sulle misure fiancheggiatrici. Stando al foglio zurighese, se la 52enne deputata socialista e membro della Vpod accettasse di correre per il posto di Rechsteiner, dovrebbe comunque confrontarsi con altre due figure di spicco interessate alla carica. Da un lato vi è la collega di partito e al Nazionale Barbara Gysi, la quale ha però lo svantaggio di venire dallo stesso cantone del presidente uscente (San Gallo), dall'altro il consigliere di stato vodese Pierre-Yves Maillard che, stando ad ambienti a lui vicini, sarebbe "molto interessato", ma che potrebbe essere svantaggiato dal fatto di essere uomo. Infatti sembra che l’Uss punti piuttosto a una presidenza femminile. Anche se poi, ad essere contattato, sarebbe stato anche il consigliere nazionale vallesano Mathias Reynard.

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