Svizzera

Calano i casi di encefalite da zecche, ma è già record

Dopo il picco di giugno, meno consultazioni per le due malattie trasmesse dal parassita. Il numero di consultazioni è comunque molto alto in Svizzera

Una zecca
13 agosto 2018
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Sono in continuo calo dopo il picco di giugno i casi di meningoencefalite primaverile-estiva (Fsme) e di borreliosi, due malattie trasmesse dalle zecche. Il numero di visite mediche legate alle punture del parassita è comunque molto alto quest'anno.

Fra l'inizio dell'anno e luglio, si contano 28'600 consultazioni dovute a punture di zecche e circa 10'800 casi di borreliosi acuta (detta anche malattia di Lyme). Questi valori sono "molto elevati", se paragonati a quelli degli anni precedenti, scrive l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) nell'ultima edizione del suo bollettino, pubblicata oggi. Queste due statistiche sono realizzate in base a dichiarazioni dei medici su base volontaria.

I casi di Meningoencefalite primaverile-estiva devono invece essere dichiarati obbligatoriamente e se ne conosce pertanto il numero esatto, ricorda l'Ufsp. Fino a fine luglio se ne sono contati 262, di cui 70 nel solo mese di luglio. Dal 2000 (2018 incluso) sono stati contati fra i 39 e i 262 casi da gennaio a fine luglio. Il record dello scorso anno - 257 - è stato pertanto superato.

Contro questa malattia esiste un vaccino, che l'Ufsp raccomanda ai gruppi di persone a rischio, in particolare coloro che abitano o soggiornano nelle zone note per presentare zecche infettate. Per la borreliosi non esiste invece nessun vaccino. Per proteggersi occorre far capo a spray repellenti e indossare abiti coprenti di colore chiaro, per identificare più facilmente le zecche.

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