Svizzera

Riforma Avs: nessuna compensazione generosa alle donne

Svelato dal Consiglio federale il progetto per la previdenza vecchiaia, due le versioni in consultazione fino al 17 ottobre. Le prime prese di posizione da associazioni e partiti

Il progetto di revisione sarà al vaglio fino al 17 ottobre (foto: Keystone)
28 giugno 2018
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La nuova riforma dell’Avs farà salire l’Iva al massimo di 1,5 punti e non risparmierà le donne. Nel progetto svelato oggi, il Consiglio federale conferma la volontà di farle lavorare fino a 65 anni, senza compensazioni generose.

Il governo aveva fissato in primavera le grandi linee del progetto a cui è stato dato vita dopo il rifiuto da parte del popolo della riforma congiunta di primo e secondo pilastro.

Sul menu, vi è ancora l’armonizzazione progressiva dell’età di pensionamento delle donne con quella degli uomini. Le donne contribuiranno così al finanziamento dell’Avs per 10 miliardi di franchi nel periodo dal 2022 al 2030.

Due versioni

Nel progetto in consultazione fino al 17 ottobre, l’esecutivo propone due modelli per le nate fra il 1958 e il 1966. Una variante da 400 milioni di franchi dovrebbe aiutare le donne con redditi bassi o medi che vanno in pensione anticipata. La rendita verrebbe ridotta in misura minore.

Quelle che guadagneranno oltre 56’400 franchi non perderanno niente se smetteranno di lavorare a 64 anni. Quest’ultimo punto riguarda un quarto delle donne coinvolte, secondo il governo.

Una variante da 800 milioni permetterebbe inoltre di venire incontro alle donne che lavorano almeno fino ai 65 anni. La loro rendita verrebbe migliorata con l’utilizzo di una nuova formula per il calcolo. Riceveranno in media 70 franchi in più al mese, con un massimo di 240 per quelle con salari annui di 42’300 franchi. Circa il 54% delle donne interessate approfitterebbero della formula più vantaggiosa.

Imposta sul valore aggiunto

Affinché l’Avs possa far fronte al 100% delle spese annue fino al 2030, un finanziamento addizionale è comunque necessario. Il Consiglio federale propone di aumentare l’Iva di 1,5 punti.

Questo aumento sarà molto probabilmente contestato. Nella Previdenza 2020, il governo aveva inizialmente puntato su un aumento del 2% prima di proporre l’1,5% al Parlamento. Gli Stati avevano ridotto l’incremento all’1% e il Nazionale allo 0,6%. Questo non è però bastato a convincere la maggioranza degli svizzeri. Il paragone col nuovo progetto è comunque difficile.

Con la nuova idea dell’esecutivo tutti dovrebbero poter andare in pensione in maniera flessibile fra i 62 e i 70 anni, ricevendo tutta o parte della rendita. La popolazione sarà comunque incentivata a lavorare oltre i 65 anni: le quotizzazioni versate dopo i 65 anni permetteranno ad esempio di aumentare la rendita.

Il Consiglio federale spera di concludere in tempi brevi e di trasmettere il dossier alle Camere entro la primavera 2019.

L'Unione sindacale svizzera (Uss): 'I problemi della previdenza vecchiaia non saranno risolti'

In una presa di posizione, l'Unione sindacale svizzera (Uss) dichiara che il progetto messo in consultazione 'esclude la questione del livello delle rendite e non dà alcuna risposta. Al contrario, proponendo l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne, il Consiglio federale crea nuove problematiche e non vuole guardare in faccia alla realtà, visto che questa misura è stata una delle ragioni centrali del rifiuto della Previdenza vecchiaia 2020'. Nel comunicato, l'Uss sottolinea quindi come 'gli attuali problemi della previdenza vecchiaia non potranno che essere risolti aumentando le rendite dell'Avs'.

L'Unione svizzera degli imprenditori (Usi): 'La riforma Avs è disperata'

Dal canto suo, l'Unione patronale svizzera, per mezzo di un comunicato stampa, ha espresso come il progetto messo in consultazione oggi dal Consiglio federale  'al posto di attaccarsi alla radice dei problemi strutturali dell'Avs', persista a volerli mascherare prevedendo dei massicci finanziamenti supplementari'. Il fallimento dell'approccio proposto dal Consiglio federale è certo, secondo quanto si legge nel testo: il Paese da tempo è confrontato con il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione, questo 'esercita una forte pressione sull'Avs, che andrà accentuandosi'. Per questo motivo, l'Ups preconizza la necessità di applicare misure strutturali inevitabili a medio termine (come ad esempio l'innalzamento dell'età pensionabile progressivo).

Il Partito socialista svizzero: 'Progetto semplicemente inaccettabile'

Anche il Ps svizzero respinge al mittente la riforma proposta dal Consiglio federale. A suo avviso, si tratta di un progetto di smantellamento dell’Avs "semplicemente inaccettabile". Secondo il PS, le donne non accetteranno mai un innalzamento dell’età pensionistica senza una reale compensazione. Inoltre, per i socialisti, il fatto di garantire il finanziamento dell’Avs soltanto tramite un aumento dell’Iva è "un non senso antisociale". "Il Governo, dominato dalla destra borghese, vuole un progetto di legge di smantellamento della previdenza vecchiaia, nonostante introiti supplementari grazie al Progetto fiscale 17 (PF17)", ha sottolineato la consigliera nazionale Rebecca Ruiz, citata nel comunicato.

Il Partito liberale-radicale: progetto con elementi negativi, ma anche positivi, come la flessibilizzazione

Dal canto suo, per il Plr il progetto presentato oggi prevede vari elementi positivi, quali l’innalzamento di un anno dell’età pensionistica delle donne nonché una flessibilizzazione dei pensionamenti tra i 62 e i 70 anni, ma anche negativi, come l’aumento "inaccettabile" dell’Iva dell’1,5%. Il Plr procederà a un’analisi dettagliata del progetto nell’ambito della procedura di consultazione, tenendo conto dei dibattiti parlamentari in corso sul PF 17. Chiede inoltre che il Consiglio federale informi rapidamente sui progressi realizzati nelle discussioni tra le parti.

Il Partito popolare democratico: 'Il nuovo progetto va nella giusta direzione, nonostante i punti deboli'

Anche per il Partito popolare democratico il nuovo progetto di riforma della previdenza vecchiaia va nella "giusta direzione", nonostante taluni "punti deboli". Secondo il Ppd, un risanamento strutturale dell’Avs è necessario se si vuole abbandonare le cifre rosse. I popolari democratici sono favorevoli a una maggiore flessibilizzazione dell’età di pensionamento e all’innalzamento a 65 anni dell’età pensionistica per le donne. Tuttavia, per il Ppd, tale aumento deve essere compensato socialmente. Un incremento dell’Iva di 1,5 punti percentuali come proposto dal Consiglio federale si spinge troppo lontano. Secondo il Ppd, inoltre, il Governo non riconosce per l’ennesima volta la penalizzazione delle coppie sposate rispetto ai concubini in materia di Avs.

L'Unione democratica di centro: Innalzamento dell'età pensionabile delle donne sia compreso nel Progetto fiscale 17

L’Unione democratica di centro vuole che l’innalzamento dell’età pensionistica per le donne sia incorporata nel Progetto fiscale 17. L’Udc desidera inoltre agevolazioni fiscali quale incentivo per lavorare oltre la normale età di pensionamento. Secondo il principale partito elvetico, la buona situazione finanziaria delle casse federali consentirebbe infine di trasferire soldi per garantire il futuro del sistema di previdenza vecchiaia.

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