Svizzera

La riduzione dei civilisti in sette punti

L'aumento delle ammissioni al servizio civile negli ultimi anni spinge il Consiglio federale a una consultazione che si concluderà ad ottobre

((Ti-Press))
20 giugno 2018
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Ridurre le ammissioni al servizio civile, passate da 4670 a 6785 (2011-2017) per contribuire al mantenimento a lungo termine degli effettivi dell'esercito. Il Consiglio federale ha avviato una procedura di consultazione per modificare in tal senso la legislazione. Le sette misure annunciate oggi sono volte a frenare la tendenza al rialzo.

  • Il numero minimo di giorni di servizio civile sarà portato a 150 (da cui un aumento dei giorni di servizio per i militari che passano al servizio civile a partire dal primo corso di ripetizione).
  • Ai soldati che dopo la scuola reclute chiedono di passare al servizio civile (40% delle ammissioni) verrà imposto un periodo di attesa di 12 mesi.
  • Diminuzione dei licenziamenti anticipati dei quadri e degli specialisti che passano al servizio civile; anche per i sottufficiali e gli ufficiali ammessi si applicherà il fattore 1,5 (attualmente di 1,1) per il calcolo dei giorni ancora da svolgere
  • I medici non potranno più prestare servizio civile in qualità di medici. 
  • I militari che hanno già assolto tutti i giorni di istruzione non potranno sfruttare l’ammissione al servizio civile per evitare il tiro obbligatorio.
  • Previsto l’obbligo di svolgere completamente il primo periodo di impiego nel servizio civile già entro l’anno successivo all’ammissione. Dall’anno che segue l’inizio del primo impiego, vige l’obbligo di prestare annualmente servizio come nell’esercito.
  • Coloro che presentano una domanda di passaggio al servizio civile durante la scuola reclute dovranno prestare il loro periodo di impiego di lunga durata (180 giorni) entro dodici mesi e non più entro tre anni come avviene attualmente.

La procedura di consultazione si concluderà l’11 ottobre 2018. Parallelamente il Consiglio federale ha approvato una modifica dell’ordinanza sul servizio civile che entrerà in vigore il primo gennaio 2019. In futuro, i proventi della Confederazione derivanti dai tributi versati dagli istituti di impiego aumenteranno di un milione di franchi all’anno. Tali tributi contribuiscono a garantire che il servizio civile non incida sul mercato del lavoro e il loro ammontare viene stabilito in funzione del salario lordo versato normalmente per attività analoghe, precisa ancora la nota governativa.

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