Svizzera

Centrale Mühleberg, non è provata sicurezza in caso di alluvione

Ad affermarlo è il Tribunale amministrativo federale, che ha parzialmente accolto il ricorso inoltrato da due privati

25 maggio 2018
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In caso di alluvione eccezionale, non è sufficientemente provato che le misure prese dalla centrale nucleare di Mühleberg (BE) siano efficaci. È il parere del Tribunale amministrativo federale (TAF), che ha parzialmente accolto il ricorso di due privati.

La sentenza, che può ancora essere impugnata dinanzi al Tribunale federale (TF), è stata resa nota oggi da Greenpeace. L'organizzazione ambientalista sostiene in questa causa che si protrae da anni i ricorrenti, vale a dire persone che abitano nelle vicinanze dell'impianto atomico.

Stando ai giudici sangallesi, l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) e l'azienda elettrica bernese BKW, che gestisce Mühleberg, devono quindi portare nuove dimostrazioni a testimonianza dell'adeguatezza dei provvedimenti adottati per contrastare un'eventuale inondazione estrema. Un evento naturale simile si può verificare ogni 10'000 anni.

In seguito alla catastrofe della centrale nipponica di Fukushima, l'IFSN aveva chiesto alla BKW di appurare il funzionamento del sistema di raffreddamento anche in caso di piena eccezionale dell'Aare. Era poi giunto alla conclusione che le misure prese rispettassero i parametri di sicurezza internazionali.

Tuttavia due cittadini, insoddisfatti delle rassicurazioni ricevute, avevano cominciato una battaglia legale contro l'IFSN. In un primo momento per ricevere il testo inerente alla decisione e poi, dopo che sia il TAF sia il TF avevano dato loro ragione su questo punto, per ribaltare la delibera dell'ispettorato federale.

Per comprovare che il raffreddamento del reattore è assicurato pure con alluvioni fuori dalla norma, serve un sistema di sicurezza scaglionato, in cui ogni livello funziona da solo. Gli abitanti della zona criticavano inoltre l'utilizzo di pompe mobili. Il TAF, pur riconoscendo che esse sono consentite, afferma che il loro uso si basa su modelli di calcolo non verificati indipendentemente.

Secondo la corte, i responsabili devono anche fornire maggiori informazioni su come garantire a lungo termine il raffreddamento di emergenza del reattore. Qualora non si potesse attingere dal fiume, vi è un serbatoio con acqua sufficiente per un'ora e mezza, ma, indica il TAF, non è chiaro cosa succederebbe una volta superato questo lasso di tempo.

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