Svizzera

Riforma Avs, torna la pensione a 65 anni per le donne

Il Consiglio federale ha approvato oggi le linee guida per la "nuova e urgente" riforma dell'assicurazione vecchiaia

2 marzo 2018
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Stabilizzazione finanziaria e flessibilizzazione dell'Avs. Sono questi due dei principali temi affrontati oggi dal Consiglio federale il quale, al termine delle discussioni, ha stabilito le linee guide per gli adeguamenti necessari.

Respinto in votazione popolare, lo scorso settembre, il progetto di riforma 'Previdenza per la vecchiaia 2020', il 20 dicembre il Consiglio federale ha deciso di rinunciare a un progetto di riforma unico  per le misure necessarie nel primo pilastro e nella previdenza professionale obbligatoria e di presentare, per contro, due progetti separati. “Ritenendo importante che la riforma dell'Avs vada finalmente in porto – si legge nel comunicato stampa odierno – il Consiglio federale intende inviare in consultazione quest'estate un avamprogetto volto a stabilizzare le finanze dell'Avs per il prossimo decennio”.

La riforma includerà diverse misure tra le quali l'introduzione di un'età di riferimento di 65 anni anche per le donne, per cui è prevista una compensazione. Tre le varianti sul tavolo in questo senso: una da 400 milioni, una da 800 milioni e una da 1,1 miliardi di franchi. Il governo deciderà quale implementare al momento di mettere in consultazione il progetto. Sarà inoltre flessibilizzato il momento del pensionamento: tra i 62 e i 70 anni si potrà riscuotere tutta la rendita o soltanto una parte di essa. Il finanziamento dell'Avs, si rende noto, sarà garantito a medio termine attraverso un aumento dell'Iva (aumento unico al massimo di 1,7 punti percentuali all'entrata in vigore della riforma).

«La riforma è diventata ancora più urgente e per questo le abbiamo dato la priorità – ha rilevato il consigliere federale Alain Berset – siamo coscenti che l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne ha condotto al referendum e sappiamo che è un elemento che ha pesato sul risultato, per questo abbiamo valutato attentamente la questione della compensazione».

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