Svizzera

Pene fino a 6 anni e mezzo di carcere per le 'tigri'

Le richieste della procuratrice Juliette Noto nel processo ai 13 presunti fiancheggiatori svizzeri dell'organizzazione tamil

((Ti-Press))
21 febbraio 2018
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Pene fino a sei anni e mezzo di reclusione sono state chieste stamane a Bellinzona dalla procuratrice Juliette Noto nel processo contro 13 presunti fiancheggiatori in Svizzera delle Tigri tamil dello Sri Lanka, in corso al Tribunale penale federale. Contro il leader dell'asserita succursale delle Tigri World Tamil Coordinating Comitee (Wtcc), la pubblica accusa ha chiesto cinque anni di carcere più una pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere da 80 franchi e il pagamento delle spese giudiziarie; contro il responsabile finanziario dell'organizzazione sono stati chiesti sei anni e mezzo, più 180 aliquote da 100 franchi e le spese giudiziarie; per il suo vice, cinque anni, 180 aliquote da 120 franchi e le spese processuali; per il segretario e cassiere, cinque anni più 180 aliquote da 80 franchi e le spese giudiziarie; per gli altri otto imputati tamil le pene richieste vanno dai 18 mesi con la condizionale a tre anni di prigione da scontare, a loro volta appesantite da aliquote giornaliere e rimborsi spese. Per il tredicesimo imputato, infine, un dipendente della Bank Now, Juliette Noto ha chiesto tre anni di carcere, in parte con la condizionale e 180 aliquote giornaliere da 100.

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