Svizzera

Sovrappiù di circa 5 miliardi per i conti 2017 della Confederazione

Il bilancio chiude con un'eccedenza miliardaria, rispetto alle previsioni di deficit milionario, grazie soprattutto ai ricavi dell'Imposta preventiva

Il ministro delle finanze Ueli Maurer (foto: Keystone)
14 febbraio 2018
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I conti della Confederazione del 2017 chiudono con un’eccedenza ordinaria di 2,8 miliardi di franchi, contro un deficit previsto di 250 milioni. Il surplus raggiunto sarebbe in realtà però di 4,8 miliardi. Per la prima volta infatti sono stati contabilizzati 2 miliardi di accantonamento per i futuri rimborsi.

Il netto miglioramento del risultato rispetto a quanto preventivato è dovuto principalmente ai ricavi dell’Imposta preventiva, risultati maggiori di quanto stimato, afferma oggi il ministro delle finanze Ueli Maurer in una conferenza stampa a Berna.

I ricavi, in generale, sono superiori del 3,9% a quanto valutato, mentre quelli derivati dall’Imposta preventiva hanno registrato una crescita addirittura del 32,4%, pari a 2 miliardi di franchi. Da una parte, questa progressione si spiega con entrate più importanti provenienti dai dividendi, dall’altra con il fatto che i rimborsi non sono aumentati nella stessa misura.

Si presume che il livello relativamente basso dei rimborsi sia legato agli interessi negativi, dichiara Maurer. In un contesto simile alle imprese conviene chiedere il rimborso dell’Imposta preventiva più tardi del solito.

Le relative istanze non trasmesse saranno però presentate al più tardi tre anni dopo la trattenuta dell’imposta, ovvero non appena gli interessi saranno nuovamente positivi. "Si sta pensando se accorciare questa scadenza", ha affermato Maurer, anche se bisogna considerare che molti dividendi si trovano all’estero. È per questo che si è proceduto quindi a un accantonamento, che verrà ancora sottoposto per conoscenza alle Commissioni delle finanze, ha spiegato il ministro delle finanze.

"Non si tratta comunque di nessuna manipolazione", ha assicurato il direttore dell’Amministrazione federale delle finanze Serge Gaillard, "ma di accantonamenti prudenti calcolati sulla base delle istanze ricevute dall’Amministrazione federale delle contribuzioni".

Altre maggiori entrate provengono dall’Imposta federale diretta (+0,8 miliardi), mentre l’Imposta sul valore aggiunto (Iva) è rimasta al di sotto del preventivo (-0,4 miliardi).

Ricavi straordinari grazie a COMCO e Swissair

Alcuni ricavi straordinari sono stati inoltre realizzati per un importo di 177 milioni. La Commissione federale della concorrenza (Comco) ha incassato multe per 99 milioni, inoltre 78 milioni sono stati incassati nel quadro della liquidazione concordataria di Swissair.

Per quanto riguarda le spese, la differenza rispetto alle previsioni è piuttosto lieve (-0,6%) e chiaramente sotto la media di questi ultimi dieci anni (-2,0%). Gli scarti più importanti sono quelli della previdenza sociale (-333 milioni), del traffico (-155 milioni), così come quelli della formazione e della ricerca (-111 milioni).

Rispetto all’anno precedente invece le uscite della Confederazione sono cresciute di 1,3 miliardi a 68,3 miliardi (+2,0%). Oltre al progressivo aumento dei contributi alle assicurazioni sociali e ai Cantoni nel settore della previdenza sociale, le uscite sono determinate principalmente dal settore Educazione e ricerca e dalle fideiussioni per la navigazione marittima. Le uscite nel settore Trasporti sono per contro calate leggermente.

Per quanto riguarda l’ambito Educazione e ricerca (7,6 miliardi, +5,7% rispetto al 2016), le uscite sono cresciute fortemente soprattutto a seguito della piena partecipazione della Svizzera al programma quadro di ricerca dell’Ue "Orizzonte 2020".

Modello contabile ottimizzato

Bisogna inoltre tenere in considerazione che a inizio 2017, il modello contabile è stato ottimizzato. In particolare, gli aggi vengono ripartiti sulla durata dei prestiti della Confederazione e non sono più contabilizzati esclusivamente nell’anno di emissione. Ne consegue che il debito lordo è aumentato per un importo pari agli aggi non ancora ammortizzati. Il volume del debito di 98,8 milioni registrato a fine 2016 è salito a 104,2 miliardi. Partendo da questo valore, nel 2017 il debito lordo è cresciuto a 105,2 miliardi.

Le tasse di bollo sono cresciute del 20,5% nel 2017 rispetto al consuntivo dell’anno prima. Quanto alla decisione di abolirle, annunciata dal Consiglio federale in dicembre in risposta alla limitazione dell’equivalenza della Borsa svizzera imposta dall’Ue, Maurer ha affermato che il governo deciderà verosimilmente nei primi sei mesi di quest’anno.

Eccedenze anche per prossimi anni

Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha anche fissato il piano finanziario 2019-2021, che presenta eccedenze di un po’ più di un miliardo sia per il 2019 che per il 2020 e di 1,9 miliardi per il 2021.

Il miglioramento dei risultati strutturali si spiega principalmente con la revisione al rialzo delle stime dei ricavi. In effetti, i ricavi dell’Imposta preventiva soprattutto, ma anche quelli dell’Imposta federale diretta e dell’Imposta sul valore aggiunto dovranno essere più elevati di quelli attesi l’estate scorsa.

Il governo invita però a relativizzare le previsioni, dato che l’evoluzione futura delle entrate dell’Imposta preventiva non è prevedibile. Inoltre, attualmente si stanno discutendo riforme e progetti che dal 2021 comporterebbero oneri supplementari di diversi miliardi. In tal caso nel 2021 non vi sarebbe più alcun margine di manovra, ma piuttosto un deficit strutturale nell’ordine di miliardi.

 

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