Svizzera

Salgono le richieste d'asilo a inizio 2018

Registrato un quinto di domande in più nel corso del mese di gennaio. Rispetto a un anno fa, però, si segnala una chiara flessione

(Ti-Press)
13 febbraio 2018
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In gennaio in Svizzera sono state presentate 1'431 domande d’asilo, ovvero il 19,2% in più rispetto al mese precedente, ma un decimo meno se confrontate allo stesso mese di un anno fa. Per l’intero anno la Confederazione calcola in 20’000 le nuove domande. L’aumento registrato nel mese di gennaio di quest’anno si spiega con il fatto che alcune domande presentate a fine 2017 sono state registrate solo nel primo mese del 2018.

Secondo la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) nel gennaio di quest'anno i principali Paesi di provenienza dei richiedenti asilo in Svizzera sono stati l’Eritrea (262 domande, ossia 25 in più rispetto al dicembre 2017), la Siria (107 domande; -2), la Georgia (100 domande; +24), la Somalia (93 domande; +20), e la Turchia (74 domande; +15). La Sem ha liquidato in prima istanza 2’255 domande d’asilo, di cui 513 con una decisione di non entrata nel merito (in 471 casi in virtù dell’Accordo di Dublino), 518 con la concessione dell’asilo e 683 con l’ammissione provvisoria. Il numero di casi in giacenza in prima istanza è diminuito di 678 unità rispetto al dicembre 2017 attestandosi a 19’825.

Sempre in gennaio, 559 persone hanno lasciato la Svizzera sotto il controllo delle autorità. La Confederazione ha chiesto ad altri Stati Dublino la presa a carico di 804 richiedenti l’asilo. In totale 150 persone sono state trasferite nello Stato Dublino competente. Dal canto suo, la Svizzera ha ricevuto 466 domande di presa a carico da altri Stati Dublino: 104 persone sono state trasferite in Svizzera. Secondo la SEM, il numero delle domande d’asilo che saranno presentate in Svizzera durante il 2018 dipenderà in maniera determinante dall’evoluzione della situazione in Libia e dal numero di migranti che attraverseranno il Mediterraneo centrale. E ciò considerando che  "il numero di migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale  – fa sapere Frontex in una nota – a gennaio è salito a oltre 4’800, il doppio rispetto al mese precedente, quando le attività dei trafficanti erano state colpite dai combattimenti vicini alle aree di partenza e dal cattivo tempo".

Un altro fattore decisivo sarà il mantenimento o meno dell’accordo tra l’Unione europea e la Turchia. La Sem ha analizzato questi e altri fattori in vista di avanzare una previsione per il 2018. Su questa base la Confederazione e i Cantoni impostano la loro pianificazione nel settore dell’asilo in funzione di 20’000 nuove domande.

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