'L'audiodescrizione scomparirebbe' con No Billag
La Federazione svizzera dei ciechi e deboli di vista: 325mila persone rischiano di non poter più usufruire della voce che descrive i dettagli visivi
Con un sì a 'No Billag' 325mila persone cieche o deboli di vista non potranno più usufruire di programmi televisivi con l'audiodescrizione. In un comunicato odierno la Federazione svizzera dei ciechi e deboli di vista (Fsc) respinge dunque l'iniziativa popoalre in votazione il prossimo 4 marzo.
Con l'audiodescrizione una voce racconta i dettagli visivi "indispensbili per la comprensione dell'informazione diffusa o dell'azione in corso". Solo in questo modo anche le persone cieche o deboli di vista possono approfittare dei programmi televisivi, si legge nella nota. Si tratta di un servizio che le emittenti Ssr offrono spesso sul secondo canale audio nelle quattro lingue nazionali, in particolare per le trasmissioni in prima serata (dalle 18 alle 22.30). Se 'No Billag' venisse accettata, la conseguenza sarebbe una "scomparsa brutale dell'offerta di emissioni audiodescritte", sottolinea il comunicato della Fsc.
Se No Billag venisse accettata "verranno esclusi quasi un milione di sordi, audiolesi e deboli di udito in Svizzera". Anche la Federazione svizzera dei sordi (Fss) si è espressa oggi contro 'No Billag'. "Voi lo guardereste il telegiornale senza volume? Un film o un documentario senza audio? E quindi senza potere capire nulla? Nessuno lo farebbe. Perché si sentirebbe escluso", si legge nel comunicato.
"Le persone sorde o audiolese, per accedere alla televisione, informarsi e divertirsi, hanno bisogno dei sottotitoli e di programmi interpretati in lingua dei segni. Attualmente queste misure sono garantite dal servizio pubblico e finanziate con i proventi della riscossione del canone". Un sì all'iniziativa "significherebbe tornare al tempo degli anni 70, un'epoca di grave emarginazione sociale", sottolinea la Fss.
