Svizzera

Ats, 'il CdA deve intervenire'

Respinte le rivendicazioni formulate dalla redazione al termine dello sciopero. Syndicom: 'Escalation da evitare'

Keystone
26 gennaio 2018
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La direzione dell'Agenzia telegrafica svizzera (Ats) e il suo CEO Markus Schwab “si ostinano sulle loro posizioni e non intendono venire incontro alle richieste delle proprie redattrici e dei propri redattori”. A spiegarlo è Syndicom che spiega che “la direzione ha respinto giovedì sera – il giorno dopo il termine fissato per una risposta! – le rivendicazioni formulate dalla redazione in una risoluzione adottata all'unanimità al termine del primo sciopero indetto in 123 anni di storia dell'Ats”.     

Non ci sarà alcun dietrofront nella riduzione dei posti di lavoro. “La maggior parte dei tagli (35,6 equivalenze a tempo pieno) sarà decisa entro la fine di gennaio”. I colloqui individuali con i redattori “non sono infatti stati sospesi”. Indifferente alle richieste della commissione del personale, “la direzione ha iniziato a comunicare i licenziamenti, i prepensionamenti a condizioni svantaggiose e le riduzioni forzate dei tempi di lavoro”. In seno alla redazione “questo approccio brutale e precipitoso ha creato un clima di tensione estrema e messo alcune persone in una situazione drammatica”. Il numero totale di posti soppressi non è diminuito e si è mantenuta la ristrutturazione così come è stata decisa. Ciò avrà quali conseguenze che le rubriche estero, cultura, economia (quest'ultima sarà trasferita all'AWP) spariranno.    

“La risoluzione indirizzata dai giornalisti dell'agenzia alla direzione al termine dello sciopero d'avvertimento è stata letteralmente spazzata via – continua Syndicom –. La commissione di redazione dell'Ats è indignata per la risposta ricevuta. È inoltre estremamente delusa dall'atteggiamento della direzione, ma anche da quello del consiglio di amministrazione, che non sembrano preoccuparsi della situazione creatasi”.    

I consiglieri nazionali Gerhard Pfister (PPD), Thierry Burkart (PLR), Nathalie Rickli (UDC), MatthiasAebischer (PS) e Regula Rytz (Verdi) hanno peraltro apertamente criticato la direzione dell'Ats.    

Si dimette Sandra Jean

Sandra Jean, direttrice delle redazioni del quotidiano vallesano Nouvelliste e responsabile delle riviste del gruppo editoriale romando ESH, ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione (cda) dell’Agenzia telegrafica svizzera (ats).

"In disaccordo con alcune scelte strategiche fatte per garantire il futuro dell’ats in un momento chiave della sua storia, ho presentato mercoledì 24 gennaio le mie dimissioni dal consiglio d’amministrazione dell’agenzia", indica Sandra Jean in una nota inoltrata oggi all’ats, senza dare ulteriori informazioni. Le ragioni specifiche sono state comunicate direttamente al cda, precisa.

Jean era entrata a far parte del cda dell’ats nel giugno del 2015, al posto di Valérie Boagno, ex direttrice generale del quotidiano romando Le Temps.

Il cda deplora l’addio di Sandra Jean e la ringrazia per quanto fatto. In una presa di posizione scritta, a disposizione dell’ats, il suo presidente Hans Heinrich Coninx dice di "rispettare questa decisione e non volerla commentare". Il consiglio di amministrazione aggiunge inoltre che conferma integralmente la nuova organizzazione dell’azienda, decisa all’unanimità in dicembre.

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