Svizzera

Truffa ai danni dell'assistenza, macedoni alla sbarra

A processo a Bienne una coppia di cinquantenni accusati di frode. Avrebbero intascato 244 mila franchi in aiuti sociali. La città si è costituita parte lesa

((Ti-Press))
17 gennaio 2018
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Una coppia di cittadini macedoni compare stamane di fronte al tribunale distrettuale di Bienne per una presunta frode ai danni dell’assistenza. L’accusa rimprovera ai due, 56 anni lui e 53 lei, di aver incassato aiuti pubblici benché il marito avesse un lavoro. Il salario non dichiarato ammonta a 280 mila franchi. Nel corso delle indagini gli accusati sono rimasti muti come pesci di fronte alla accusa di truffa per mestiere. Gli inquirenti rimproverano in particolare all’uomo di aver fatto richiesta dell’aiuto sociale al comune di Bienne nel 2005, sebbene avesse già un lavoro. Per anni, il marito ha informato regolarmente le autorità degli sforzi intrapresi per trovare un impiego, facendo dimostrazione di molta inventiva. Secondo l’atto d’accusa, nel 2005 e durante il periodo 2008-2012, le autorità locali hanno versato alla coppia 244 mila franchi in aiuti sociali, pari a 4100 franchi al mese in media, soldi che si aggiungevano al salario dell’uomo. La città di Bienne, presente al dibattimento quale parte lesa, fa valere un danno per l’erario, compresi gli interessi, di 295 mila franchi. La sentenza è attesa per venerdì.

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