Svizzera

Famiglia in ostaggio di una banda a La Chaux-de-Fonds

Padre, moglie e figlio sono stati ritrovati sani e salvi. Il gruppo, di sei uomini, ancora latitanti, si sono fatti consegnare dell'oro come riscatto

12 gennaio 2018
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Sei individui hanno preso in ostaggio questa mattina all’alba la famiglia di uno dei direttori dell’impresa Cendror di La Chaux-de-Fonds (Ne). Hanno poi costretto il padre a consegnare una quantità imprecisata di oro. La famiglia è stata ritrovata sana e salva, mentre il gruppo di malviventi è tuttora latitante. Gli individui si sono presentati in casa del direttore, dove hanno minacciato il padre di famiglia, la moglie e il figlio. Hanno successivamente obbligato l’uomo a recarsi alla sede dell’impresa, dove si sono fatti consegnare "una certa quantità di oro", indica la polizia cantonale neocastellana.

L’ammontare della refurtiva non è ancora noto. Il padre di famiglia è poi stato costretto a recarsi in un altro posto, dove si trovavano i malviventi e i loro ostaggi. La famiglia è stata abbandonata poco dopo nella zona di Biaufond (JU), sul confine francese, dove è stata ritrovata sana e salva. I rapinatori, dal canto loro, sono fuggiti in direzione della Francia: la gendarmeria nazionale ha organizzato un vasto dispositivo di ricerca, che finora non ha dato esito.

Informata da un dipendente della Cendror, la polizia neocastellana ha attivato anch’essa un dispositivo che ha coinvolto una settantina di agenti, un elicottero e cani poliziotto, riferisce il portavoce Pierre-Louis Rochaix. La Cendror, azienda specializzata nel settore del recupero di metalli preziosi, aveva già subito una rapina nel 2011, quando quattro malviventi avevano sequestrato undici dipendenti, costringendoli ad aprire le casseforti. All’epoca la refurtiva (costituita da lingotti d’oro, di platino e di palladio) era stata stimata ad oltre 5,4 milioni di franchi. Alcuni autori di questo colpo sono stati identificati e arrestati. Uno è stato giudicato in Francia.

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