Svizzera

Scuole universitarie professionali: troppo teoriche?

(Pablo Gianinazzi)
3 gennaio 2018
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Le Scuole universitarie professionali (Sup) svizzere devono riavvicinarsi alla pratica. È quanto chiede un comitato di rappresentanti dell’economia e della politica. In caso contrario, la formazione degli ingegneri rischia un calo di qualità, il che nuocerebbe alla piazza economica elvetica.

Da oltre 20 anni, l’insegnamento superiore specializzato è regolamentato da una legge federale. Tuttavia, secondo taluni esponenti politici e del mondo economico, il sistema non soddisferebbe più la sua missione. A loro avviso, è troppo distante dalla pratica e non si differenzia abbastanza dalle università e dai politecnici federali.

Queste lacune sarebbero presenti in primis tra i docenti. In 20 anni il numero di insegnanti con un’esperienza pratica è sceso gradualmente, deplora il comitato.

Dal canto suo la formazione dei diplomati è più debole rispetto al passato, ha sottolineato Lorenz Zellweger, direttore e proprietario di un ufficio di consulenza per ingegneri. Per questo motivo ha co-firmato con un centinaio di ingegneri e rappresentanti dell’economia in provenienza da tutta la Svizzera un "Appello al miglioramento della formazione nelle Scuole universitarie professionali specializzate".

Stando al comitato, la soluzione consisterebbe in una migliore collaborazione tra le Sup accompagnata da scambi stretti con le imprese.

Sul piano politico, la consigliera nazionale Andrea Gmür-Schönenberger (Ppd/Lu) e il deputato al Gran consiglio bernese Samuel Krähenbühl (Udc) hanno inoltrato due postulati nei loro rispettivi parlamenti. Vogliono affinare la definizione delle Sup e incoraggiare il legame con la pratica. (Ats)

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