Svizzera

Appalti: un milione di multa a 12 imprese engadinesi

21 dicembre 2017
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La Commissione della concorrenza (Comco) ha inflitto sanzioni per un totale di un milione di franchi a diverse imprese di costruzione engadinesi. Sono accusate di aver manipolato appalti concernenti progetti individuali di costruzione e di genio civile tra il 2008 e il 2012, concordando i prezzi e decidendo di comune accordo chi avrebbe ottenuto l’appalto. Le decisioni della Comco sono parte di dieci inchieste nel Canton Grigioni; l’autorità ne ha ora chiuse sei.

I nomi

Stando a una nota odierna gli accordi in oggetto concernevano otto progetti di costruzione e di genio civile per un valore che variava tra gli 80’000 e i 6 milioni di franchi. Sei di questi progetti erano di appaltanti privati, uno di un Comune engadinese e l’altro del Cantone. Le decisioni riguardano le società Bezzola Denoth, Foffa Conrad, Implenia Svizzera, Mettler Prader, Zindel Gruppe, Crestageo, D. Martinelli, Lazzarini, Broggi Lenatti, P. Lenatti (Hochbau und Tiefbau), René Hohenegger e Nicol. Hartmann & Cie.

Le sanzioni variano da alcune migliaia fino a 400’000 franchi per accordo. Le decisioni della Comco sono soggette a ricorso presso il Tribunale amministrativo federale, ricorda la Commissione. Le dieci procedure avviate dall’autorità, che coinvolgono quasi 40 imprese, hanno le loro radici nell’inchiesta aperta il 30 ottobre 2012 nella Bassa Engadina con delle perquisizioni. Questa era stata in seguito allargata all’intero Canton Grigioni e ad altre imprese. Nel luglio scorso la COMCO aveva preso una decisione relativa ad accordi su oltre cento appalti pubblici nella Val Monastero conclusi tra il 2004 e il 2012. Tenendo conto del tipo e della gravità della riduzione della concorrenza, della situazione finanziaria e della collaborazione delle imprese, la Commissione aveva rinunciato a sanzioni. All’inizio del 2018 è prevista un’importante decisione nel settore delle costruzioni e del genio civile nella Bassa Engadina. Le imprese coinvolte hanno attualmente la possibilità di esprimersi per iscritto sugli addebiti. Le decisioni relative alle ultime due inchieste sono da attendere per l’estate prossima.

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