Svizzera

Svizzera, in leggero aumento il commercio al dettaglio

(Benedetto Galli)
23 ottobre 2017
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Lo scorso anno il commercio al dettaglio in Svizzera ha ottenuto un fatturato di 32,6 miliardi di franchi, ossia l’1% in più del 2015. Lo afferma uno studio dell’istituto di ricerca Nielsen Schweiz, pubblicato oggi. Il volume d’affari è cresciuto soprattutto nei piccoli supermercati (+3,6%), nei superette (punti vendita a libero servizio con una superficie tra i 200 e i 400 metri quadrati; +1,6%) e negli hard discount (senza prodotti di marca; +4,4%). I centri commerciali più grandi (-0,4%) e gli ipermercati (-0,9%) hanno invece maggiori difficoltà. Dai clienti sono prediletti in particolare piccoli negozi in località centrali che hanno offerte di take-away, in forte crescita negli ultimi anni, indica Nielsen Schweiz. Per il 57% dei consumatori la qualità è importante ed è una ragione per spendere di più.

Rispettivamente il 56 e il 50% delle persone dà inoltre valore a prodotti sani ed ecologici. "Questa evoluzione in Svizzera viene portata avanti soprattutto dai Millenials (i nati dal 1979 fino al 2000, ndr). Per noi definitivamente il gruppo target di domani", afferma Judith Kuiper, direttrice di Nielsen Schweiz, citata in una nota odierna. Lo studio mostra inoltre che i consumatori in Svizzera vanno a comprare con poca frequenza (in media ogni 2,7 giorni), mentre i costi per gli acquisti sono stabili da alcuni anni e nel 2016 ammontavano in media a 42 franchi per ogni spesa (complessivamente circa 33 miliardi nell’intero anno). Sempre secondo Nielsen Schweiz, i tre quarti dei consumatori pianificano in anticipo la spesa, ma il 64% durante gli acquisti si lascia tentare da compere spontanee. Inoltre, il 67% predilige le offerte speciali per l’acquisto di alimenti quotidiani. Le spese lorde per la pubblicità dei commercianti al dettaglio sono rimaste costanti e nel 2016 ammontavano a 5,4 miliardi di franchi. L’industria del tabacco è il fanalino di coda di questo settore, visto che le sue spese in questo ambito sono diminuite del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.

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