Svizzera

Trapianto di organi, lanciata iniziativa sul 'consenso presunto'

17 ottobre 2017
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Una iniziativa popolare per introdurre il modello del "consenso presunto" nella donazione di organi. Lo ha lanciato oggi l’ong giovanile Junior Chamber International con il sostegno di Swisstransplant. Attualmente in Svizzera il prelievo di organi destinati al trapianto è possibile solo in caso di consenso del donatore o dei suoi famigliari. Con il principio del "consenso presunto", l’espianto di organi sarebbe invece sempre consentito in assenza di un esplicito rifiuto. In una nota, la sezione della Riviera vodese dello JCI, all’origine dell’iniziativa (ufficialmente denominata "Favorire la donazione di organi e salvare vite umane"), ricorda che ogni anno nella Confederazione circa 100 persone muoiono in mancanza di organi disponibili. Oltre 1'480 pazienti sono inoltre in attesa di un trapianto. Lo JCI sottolinea poi che il tasso di donazioni in Svizzera – 14,2 donatori per milione di abitanti – è due volte più basso rispetto a Francia, Austria e Italia; Paesi dove vige il modello del "consenso presunto".

Per rispettare la volontà di coloro che non desiderano donare i propri organi, il comitato d’iniziativa propone la creazione di un registro ufficiale nazionale. Se il nome del defunto non figurerà su tale elenco si dovrà presupporre che questi fosse favorevole alla donazione. Lo JCI ha già incassato, come detto, il sostegno della Fondazione nazionale svizzera per il dono e il trapianto di organi, che già in settembre aveva deciso di appoggiare l’iniziativa lanciata oggi. Nella nota, lo Junior Chamber International afferma che anche il consigliere di Stato vodese responsabile della sanità Pierre-Yves Maillard è favorevole al testo.

A livello politico, lo scorso maggio il Consiglio federale aveva detto di non voler cambiare per ora la prassi in materia di donazione di organi. Solo alla conclusione del piano d’azione "Più organi per i trapianti", a fine 2018, sarà possibile valutare se sono necessarie misure, aveva affermato l’esecutivo. In precedenza, nel 2015, le Camere federali avevano approvato una modifica della Legge sui trapianti. Durante i dibattiti, il Parlamento aveva però bocciato l’introduzione del principio del "consenso presunto". Tale modello potrebbe ora tornare d’attualità.

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