Riepilogando: chi è per Cassis, chi per Maudet, chi per Moret. E chi non si esprime

Sono ancora aperti i giochi per l’elezione, prevista per domani, mercoledì, del successore del 'ministro' dimissionario Didier Burkhalter in Consiglio federale. Il Consigliere nazionale ticinese Ignazio Cassis, in ogni caso, sembra godere dei favori di una buona fetta del Parlamento.

Tra i grandi partiti di Governo, solo l’Udc (74 deputati, tra consiglieri nazionali e agli Stati) ha espresso finora un parere preciso, decidendo già la settimana scorsa di sostenere a grande maggioranza Cassis. Il gruppo socialista (55 deputati), che si è espresso oggi per la prima volta, non ha formulato alcuna raccomandazione di voto al termine delle audizioni con i tre candidati, oltre a Cassis, il Consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet e la consigliera nazionale Isabelle Moret (Vd).

Anche il gruppo Ppd (43 deputati), "come da tradizione", non fornisce raccomandazioni di voto ai suoi membri in merito all’elezione, come ha indicato ai media il capogruppo democristiano Filippo Lombardi. Il ticinese ha affermato che per il gruppo popolare-democratico tutti e tre i candidati del Plr sono eleggibili. Lombardi ha precisato che il Ppd riconosce, comunque, il diritto alla Svizzera italiana di avere nuovamente un Consigliere federale dopo 18 anni. Lombardi ha anche precisato che il partito non sosterrà eventuali "candidati selvaggi". Il gruppo si riunirà nuovamente domani mattina prima dell’inizio dei lavori dell’Assemblea federale.

Il gruppo dei Verdi (13 deputati) sosterrà invece la consigliera nazionale Isabelle Moret, mentre i Verdi liberali (7 deputati) , dopo aver ascoltato i tre candidati, ha deciso di lasciare libertà di voto. La capogruppo Tiana Moser (ZH) ha dichiarato che tutti i tre candidati sono eleggibili. Dal canto suo, il gruppo Pbd (8 parlamentari) ha deciso invece di sostenere Pierre Maudet.