Svizzera

Berset: meno zucchero nella colazione

(Carlo Reguzzi)
5 settembre 2017
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Il contenuto di zucchero negli yogurt e nei cereali per la colazione dovrebbe continuare a diminuire.

Il consigliere federale Alain Berset ha spiegato oggi in una conferenza stampa a Berna di aver definito nuovi obiettivi con gli attori del settore. L’approccio volontario funziona molto bene, ha spiegato il ministro della sanità.

Due anni fa al Padiglione svizzero dell’Expo di Milano il consigliere federale aveva firmato un accordo, definito "Dichiarazione di Milano", con dieci aziende svizzere distributrici di derrate alimentari. Da allora, il contenuto medio di zucchero negli yogurt è diminuito di circa il 3%, nei cereali di circa il 5%.

Entro la fine del 2018 ci si aspetta un’ulteriore riduzione di rispettivamente il 2,5% e il 5%. Inoltre, altre aziende hanno firmato la Dichiarazione di Milano che comprende oggi tutti i principali produttori e rivenditori del settore.

Il vicepresidente di Emmi Svizzera, Marc Heim, ha sottolineato l’importanza di lasciare la scelta ai consumatori proponendo articoli con contenuto diverso di zucchero. A causa delle abitudini dei consumatori è inoltre opportuno ridurre solo poco alla volta il contenuto di zucchero nei singoli prodotti, ha aggiunto.

I risultati raggiunti con la Dichiarazione di Milano saranno integrati nella Strategia nutrizionale svizzera 2017-2024 che permetterà di definire le misure per migliorare le abitudini alimentari della popolazione svizzera. Questa non si concentrerà solo sul consumo eccessivo di zuccheri, ma anche di sale e grassi. I due obiettivi principali della strategia sono: far sì che la popolazione conosca le raccomandazioni nutrizionali grazie a informazioni chiare e semplici; nonché la collaborazione volontaria dell’industria alimentare, che contribuisca a fornire cibo sano. E

ntro fine 2017 l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) intende elaborare un piano d’azione. La nuova strategia prende spunto da quella sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili, dato il notevole contributo fornito da un’alimentazione equilibrata alla prevenzione di malattie quali diabete, disturbi cardiovascolari e determinate forme tumorali.

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