Svizzera

Candidatura Cassis: le reazioni dei media d'oltralpe

Ignazio Cassis
12 luglio 2017
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Anche nei media della Svizzera tedesca e romanda si surriscalda il dibattito sulla candidatura del ticinese Ignazio Cassis al Consiglio federale. L'aspirante successore di Didier Burkhalter è dato per favorito da quotidiani quali la Neue Zürcher Zeitung (Nzz) e il Tages-Anzeiger, ma l'ipotesi suscita reazioni contrastanti.

Nzz: "il cavallo migliore della scuderia"; Tagi: "Consiglio verso destra"

La Neue Zürcher Zeitung saluta la nomina di Cassis e la scelta di puntare su un candidato unico, definito "il cavallo migliore" nella "scuderia" del Plrt ticinese. Michael Schoenenberger spiega: Cassis "conosce i dossier e ha famigliarità con  le peculiarità della politica di Berna." Il candidato "è capace di fare compromessi, e gli va riconosciuta la lealtà necessaria per una costruttiva e collegiale collaborazione." Piace in particolare il fatto che Cassis "una volta nominato consigliere federale, potrà affrontare con la dovuta fermezza le posizioni della sinistra, che minano progressivamente la libertà economica in questo Paese."

Ma la Nzz smorza gli entusiasmi di quanti pensano che possa essere un Consigliere federale a risolvere tutti i problemi del Ticino: "che si tratti della libera circolazione delle persone, dei frontalieri o delle pressioni migratorie, non cambierà tutto all'improvviso solo perchè al Consiglio federale siede un Ticinese."

La preferenza della Nzz si contrappone all'ipotesi di un candidato donna, che secondo Schoenenberger costringerebbe il Plrt a puntare su profili troppo 'morbidi' rispetto alle rivendicazioni socialiste (così si spiegherebbe anche l'invito in tal senso da parte del presidente del PS Christian Levrat, molto critico nei confronti di Cassis)

Anche il Tages-Anzeiger - che pubblica anche una lunga intervista al candidato - prevede una svolta a destra in caso di nomina di Cassis. "Con Cassis il Consiglio federale scivola verso destra" è il titolo di prima pagina dell'altra testata zurighese, che spiega: "sulle questioni economiche, fiscali e sociali potrebbe presto cambiare il vento."

La Tribune: "Il Plrt pecca di arroganza"

 

Critiche, quantomeno in termini di tattica elettorale, le reazioni dei principali quotidiani romandi.

La Tribune de Genève accusa fin dal titolo il Plrt di "arroganza", definisce la scelta di un candidato unico "ben difficile da comprendere" e guarda all'area romanda per completare il ticket con una donna, ipotizzando la corsa delle due vodesi Isabelle Moret et Jacqueline de Quattro. Pur essendo Cassis un "candidato straordinario", Judith Mayencourt precisa subito che "non per questo ha diritto ad un seggio."

Fa eco Le Temps, che sottolinea: "designando Ignazio Cassis come unico candidato, la presidenza del Plr ticinese stimola e allo stesso tempo imbarazza i Romandi", costringendo gli eventuali sfidanti francofoni a passare per "becchini delle aspirazioni italofone".

Anche in questo caso si indica la strada di una candidatura femminile a complemento di quella ticinese: candidature che "avrebbero potuto essere intimidite da un ticket ticinese a due nomi." Analoga analisi su la Liberté, che parla di "porta semiaperta per i Romandi."

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