Svizzera

Gli Stati rimandano la legge sul tabacco al governo. Il Nazionale si deve ancora esprimere 

14 giugno 2016
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Al Consiglio degli Stati non piacciono le restrizioni alla pubblicità per il tabacco proposte dal Consiglio federale. Con 28 voti a 15 ha deciso di rinviare al governo il disegno di legge governativo che le propone. Il Nazionale deve ancora esprimersi. Il progetto di nuova Legge sui prodotti del tabacco (LPTab), approvato dal Consiglio federale lo scorso novembre, era già stato aspramente contestato nella consultazione che ha preceduto il messaggio alle Camere: ambienti sanitari, in particolare la Lega contro il cancro e la Lega polmonare, lo hanno giudicato troppo timoroso, l’industria invece troppo invasivo. Alla Camera dei cantoni hanno prevalso gli argomenti di quest’ultima. La maggioranza ritiene "eccessive le limitazioni proposte in materia di pubblicità, sponsorizzazione e promozione delle vendite". A suo avviso, esse sono una ingerenza inaccettabile nella libertà di mercato e nulla prova "che i divieti generali di pubblicità comportino una riduzione del fumo", ha sostenuto Josef Dittli (Plr)) a nome della commissione. La maggioranza giudica inoltre che la legge dia troppe competenze al Consiglio federale, "con conseguenze negative ai fini della certezza del diritto". I Cantoni, inoltre, possono continuare a emanare norme più severe della Confederazione, ha fatto notare Dittli. La sinistra ha tentato invano di convincere i colleghi a bocciare il rinvio. "La proposta del Consiglio federale è già la legislazione più liberale d’Europa", ha sostenuto Hans Stöckli (Ps) invitando i colleghi a non edulcorarla maggiormente. Il progetto governativo – che mira a vietare la pubblicità per i prodotti del tabacco sui cartelloni posti negli spazi pubblici, nei cinema, sulla carta stampata e nei media elettronici – è necessario: "studi scientifici dimostrano il legame tra pubblicità e consumo di tabacco", ha ricordato Stöckli. È importante eliminare la pubblicità destinata ai giovani: la maggioranza dei fumatori inizia prima di avere 18 anni, l’80% prima dei 20. A tal proposito, il consigliere federale Alain Berset ha esibito un raccoglitore pieno di réclames apparse sui giornali gratuiti nelle ultime settimane. "Questo sono pubblicate nelle pagine ’People’, che piacciono ai giovani, e non in quelle di politica svizzera", ha aggiunto il ministro della Sanità. La Camera ha invece approvato l’autorizzazione del commercio di sigarette elettroniche con nicotina, attualmente vietato. La maggioranza ha però giudicato "incomprensibile" che queste sigarette siano assoggettate alle stesse severe norme che valgono "per le più dannose sigarette tradizionali". Altri punti della LPTab non sono invece stati contestati: il divieto di consegnare campioni gratuiti, i provvedimenti proposti a tutela dei bambini e dei giovani (ossia il divieto in tutta la Svizzera di vendere a minori di 18 anni prodotti del tabacco) e l’istituzione di una base legale per i test d’acquisto.

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