Svizzera

L'Udc non è più un partito per soli uomini

21 ottobre 2015
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L’Udc ha vinto grazie alle donne: se il partito di Toni Brunner ha ottenuto un consenso così ampio è perché contrariamente al passato l’elettorato femminile si è fatto sedurre dalle proposte democentriste. Lo rivela un’analisi delle elezioni di domenica realizzata sulla base di un sondaggio online dalle testate Tamedia.

“L’Udc non è più un partito di uomini”, afferma il politologo Thomas Milic dell’istituto di ricerca Sotomo, citato da ‘Tages-Anzeiger’ e ‘Bund’. L’Udc è stata votata dal 30% degli uomini e del 29% delle donne, secondo Sotomo.

Il quadro è quindi cambiato rispetto al passato. L’ascesa del partito a partire dal 1991 è cominciata soprattutto nell’elettorato maschile e solo con un certo ritardo in quello femminile. E ancora quattro anni fa, quando l’Udc perse 2,3 punti percentuali scendendo al 26,6%, la contrazione era stata leggermente maggiore presso le donne.

L’Udc rimane anche il partito che meglio rappresenta i bassi redditi, anche se il Ps sta recuperando terreno. Nel 2011 fra coloro che guadagnavano meno di 5000 franchi al mese il 37% votava democentrista e solo il 17% socialista: quest’anno le percentuali sono passate al 34% e al 22%. Stando a Sotomo comunque la gran parte degli elettori Ps con reddito modesto sono studenti.

Il ritorno sulla scena del Plr si deve per contro a coloro che guadagnano bene. Molti di loro quattro anni or sono hanno voluto dare una chance ai Verdi liberali: una parte è però nel frattempo tornata sui suoi passi. Soprattutto perché in tempi di tensioni economiche si tende a dare maggiore fiducia ai radicali, spiega Milic. Il Plr attira inoltre più gli uomini (il 19% del totale ha votato la formazione di Philipp Müller) che le donne (+13%). (ats)

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