TOKYO 2020

Sei nuotatori polacchi rispediti a casa

Alla base, un errore amministrativo da parte della federazione di Varsavia. Gli atleti hanno minacciato di adire le vie legali

(Alicja Tchorz)
20 luglio 2021
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Sei nuotatori polacchi, pronti per prendere parte ai Giochi, hanno dovuto lasciare il Giappone prima, ancora del debutto delle competizioni, a causa di un errore amministrativo da parte della federazione polacca (Pzp). Rientrati in Polonia domenica, i sei hanno minacciato una causa civile e hanno chiesto la testa del presidente della federazione. Alicja Tchorz, una dei sei atleti rimandati a casa, ha denunciato sui social media l'“incompetenza” della Pzp, affermando che la federazione ha “compreso male le regole. Immaginatevi di sacrificare cinque anni della vostra vita e che quel sacrificio si trasformi in una gigantesco smacco”, si è lamentata la Tchorz, per la quale quella di Tokyo sarebbe stata la terza Olimpiade dopo quelle del 2012 e del 2016.

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