Tennis

Lüthi e l'ultima Davis: 'Triste. Ma diamo una chance alla nuova'

Il capitano rossocrociato: “Sono un tradizionalista. però nemmeno io avrei saputo trovare la soluzione ideale per riformare questa storica competizione”

11 settembre 2018
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Severin Lüthi si dice essere un «tradizionalista». Dunque che la Coppa Davis nel suo storico formato sia ormai agli sgoccioli, lo rende «piuttosto triste, poiché ho così tanto adorato questa competizione». In veste di capitano della squadra rossocrociata, il bernese ha vissuto a bordo campo diversi momenti; i più indimenticabili dei quali sono legati alla vittoria conquistata da Roger Federer, Stan Wawrinka, Marco Chiudinelli e Michael Lammer il 23 novembre 2014 a Lilla contro la Francia.

Tra le novità della rivoluzionata formula del torneo per nazioni, che tanto ha fatto e continua a fare discutere, vi sono la disputa degli incontri sull’arco di due giorni invece dei tre come finora,  e partite giocate al meglio dei tre set al posto di cinque. «La Federazione internazionale era davvero sotto pressione – afferma il coach di Roger Federer – dunque era assolutamente chiamata a cambiare qualcosa. Devo dire che nemmeno io avrei saputo trovare la soluzione ideale per riformare questa competizione». Senza ancora evidentemente avere idea dei giocatori sui quali potrà contare l’anno prossimo, ‘Seve’ non si esprime sulla bontà delle modifiche. «È impossibile dire cosa comporterà questo grande cambiamento. Non leggo il futuro. Occorre però lasciare alla nuova competizione la sua chance».

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