Tennis

Wawrinka: 'A Ginevra per i miei sostenitori'

Il vodese (Atp 25) all'Open sul Lemano solo grazie a una wild card: non ha trovato l'accordo con gli organizzatori

In disaccordo con gli organizzatori (Keystone)
21 maggio 2018
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Giunto a Ginevra, dove lo attende l'Open al Parc des Eaux-Vives, Stan Wawrinka non è stato tenero con gli organizzatori, con i quali non ha trovato l'accordo per una partecipazione che ha comunque voluto assicurare, facendo richiesta di una wild card e rinunciando all'ingaggio. «Ho sentito da subito che non ero il benvenuto, ma ai miei occhi la cosa che contava di più era poter giocare in Svizzera. Capisco che la gente non gradisca leggere che non ho firmato per una questione di soldi, ma in una trattativa entrambe le parti devono essere soddisfatte. Nessuno lavora gratuitamente. So cosa è successo, a livello di discussione, e suol mio conto sono uscite delle falsità. Voglio essere chiaro, avevo ricevuto un'offerta importante dal torneo di Lione (concomitante con Ginevra, ndr), ma l'ho rifiutata, perché ho preferito giocare davanti al mio pubblico».

Stan non si dice preoccupato per le tensioni con gli organizzatori. «Sono qui per il pubblico e per i volontari che sono stati fantastici nelle edizioni precedenti (Stan sul Lemano ha vinto due volte, ndr). Mi spiace non aver trovato l'accordo, ma questo inconveniente non leva nulla al mio livello di gioco.

Wawrinka è conscio di aver bisogno del sostegno dei tifosi. A Ginevra si presenta con un solo match all'attivo, negli ultimi tre mesi: la sconfitta 6-4 6-4 a Roma contro l'americano Steve Johnson lo scorso 13 maggio. «La mia condizione fisica e il mio gioco sono a posto, non mi manca molto. So che posso sbloccarmi presto, ma sono anche consapevole che potrebbe volerci ancora del tempo. Ogni scambio, ogni gioco, ogni cosa positiva mi permette di andare avanti. Sono concentrato solo sul mio primo match (contro l'americano Jarod Donaldson, Atp 57, ndr). Ho voglia di andare lontano, ma so che sarà difficile. Nelle passate tre edizioni i presupposti erano diversi. Oggi si tratta di ritrovare automatismi e fiducia. Il mio obiettivo è giocare il massimo di partite possibile. ho bisogno di match. Solo la competizione ti permette di ritrovare la fiducia e il giusto livello di gioco».

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