Sci

Coppa del Mondo: ad Adelboden va in pista la lotta dei giganti

Sul mitico pendio del Chuenisbärgli sono in programma due gare tra le porte larghe e uno slalom. Senza pubblico ma con gli svizzeri attesi protagonisti

Marco Odermatt
(Keystone)
7 gennaio 2021
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Adelboden si appresta a subire “l’assalto” dei tecnici per tre giorni, con due giganti (domani, prima manche alle 10.15, e sabato) e uno slalom (domenica). E gli svizzeri sono pronti a mettersi in luce sul Chuenisbärgli.

Su questa pista mitica, che di norma sorride solo agli specialisti sopraffini, i rossocrociati hanno avuto il piacere di vedere Daniel Yule imporsi in slalom l’anno scorso, di fronte a migliaia di tifosi in delirio; quando il coronavirus non aveva ancora fatto irruzione nelle vite di ognuno, condizionando pesantemente anche lo sport. È a porte chiuse che quest’anno gigantisti e slalomisti si lanceranno su uno dei pendii più selettivi della Coppa del Mondo. Una pista che fa parte del calendario dal 1967, quando il francese Jean-Claude Killy vi colse la prima delle sue tre vittorie.

Occhi puntati su Marco Odermatt

Le gare nell’Oberland bernese saranno importanti in ottica classifica generale. Al comando con dieci punti su Aleksander Aamodt Kilde, Alexis Pinturault dovrà vedersela con gli inseguitori, tra i quali lo svizzero Marco Odermatt. Terzo nella generale con 84 punti di ritardo sul francese, l’elvetico mira a difendere il pettorale rosso di leader in gigante. Il vincitore di Santa Caterina, ad Adelboden ha disputato solo tre giganti; l’ultimo nel 2019, quando ottenne un bel decimo posto, mentre l’anno scorso non aveva partecipato, a causa di un infortunio al ginocchio rimediato in Alta Badia. Da Naeba in febbraio, Odermatt non ha mai fatto peggio di una quarta posizione nella disciplina in cui esprime già al meglio tutto il suo talento. 

Se dunque Daniel Yule aveva messo fine ad anni di magra in slalom, è tempo che la Svizzera vada a prendersi quella vittoria che tra le porte larghe manca dal 2008 (successo di Marc Berthod). In questa specialità solo sei rossocrociati si sono imposti ad Adelboden: oltre a Berthod, Didier Cuche, Michael von Grünigen, Pirmin Zurbriggen (tre volte), Heini Hemmi e Werner Mattle.

Il risveglio di Daniel Yule?

Su un tracciato completamente diverso da quello di Zagabria, domenica gli specialisti delle porte strette si batteranno a colpi di centesimi. I primi tre slalom della stagione hanno visto altrettanti vincitori, tra cui l’elvetico Ramon Zenhäusern in Alta Badia. Quarto ad Adelboden nel 2020, il vallesano fa parte dei seri candidati al podio. Molto ci si attende anche da Daniel Yule, al quale fino a ora è sempre mancato qualcosa per potersi battere per le posizioni che contano. L’aria bernese e i ricordi del suo splendido successo di dodici mesi or sono, potrebbero però lanciare definitivamente la stagione del vallesano.

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