Sci

Yule trionfa a Kitzbühel e scrive una pagina di storia

Il vallesano si impone nello slalom davanti a Schwarz e a Noël. Era dal 1968 (Dumeng Giovanoli) che un elvetico non trionfava a Kitz

26 gennaio 2020
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Daniel Yule conferma di essere lo slalomista più in forma e trionfa a Kitzbühel. Dopo aver vinto a Madonna di Campiglio e ad Adelboden e aver chiuso al quinto posto una settimana fa a Wengen, il 26.enne vallesano è stato protagonista di una nuova prestazione eccezionale ed ha chiuso davanti all'austraico Marco Schwarz (a 0”12) e al francese Clément Noël (a 0”37). Daniel Yule ha scritto una pagina storica dello sci elvetico. Era infatti dal 1968 che uno svizzero non trionfava tra i paletti stretti di Kitzbühel: 52 anni fa ad imporsi era stato Dumeng Giovanoli.

Yule ha gestito in maniera splendida sia la prima, sia la seconda discesa. Sul percorso iniziale, quando già si pensava che la classifica fosse definitiva, il giovane norvegese Lucas Braathen, sceso con il pettorale numero 34, aveva creato l'enorme sorpresa, piazzandosi al primo posto con un vantaggio di 33 centesimi. Sul secondo percorso Yule si è dimostrato calmo e sicuro ed è riuscito a gestire nel migliore dei modi anche un errore commesso a metà percorso... «D'altra parte si va sempre a tutta – ha commentato ai microfoni della Rsi –. Quando i primi trenta sono racchiusi in un secondo e mezzo non c'è margione per le speculazioni, non puoi permetterti di andare all'80% ed è quindi logico che se sei sempre a tutto gas i rischi di commettere errori siano maggiori. Ma me la sono cavata e l'ho portata a casa, questo è ciò che conta».

E poi, Kitzbühel è pur sempre Kitzbühel, anche se si tratta dello slalom e non della discesa... «Non trovo le parole per commentare questo successo. Vincere qui rappresenta più di un sogno. Da bambino quando si guardano le gare alla televisione si sogna una successo su questa pista. Kitzbühel è un mito...».

Questo terzo trionfo stagionale pone il vallesano in ottima posizione anche nella corsa alla coppa di specialità. Si trova al secondo posto con 435 punti, 17 in meno di Henrik Kristoffersen. E martedì, in notturna (proprio come a Madonna di Campiglio) il duello si rinnoverà sulle nevi di Schladming...

Sul secondo percorso Baathen ha risentito l'inevitabile pressione per un risultato insperato e, dopo una partenza fulminea, con l'avvicinarsi del traguardo ha dato l'impressione di pensare più che altro ad arrivare in fondo. Ciò che non è bastato per il podio, ma che gli ha comunque consentito di ottenere un grande quarto posto a 49 centesimi da Yule.

Per quanto riguarda gli altri elvetici, da segnalare il nono rango di Reto Schmidigher e l'undicesimo di un Ramon Zenhäusern che ha affermato di non essersi divertito né sul primo, né sul secondo tracciato. Per lui una giornata poco felice e l'obiettivo già puntato verso i prossimi appuntamenti.

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