Russia 2018

‘Dimostriamo di valere’

Vladimir Petkovic: ‘Il pareggio non ci basta, imponiamo il nostro gioco e facciamo vedere che meritiamo gli ottavi’.

22 giugno 2018
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Troppo scaltro e concentrato sul calcio per cadere nella trappola di chi ha cercato di fargli commentare le presunte polemiche relative alle provocazioni tra i calciatori elvetici di origini kosovare e i colleghi serbi, Vladimir Petkovic ha immediatamente spostato l’attenzione su Svizzera-Serbia, l’unico tema per il quale ha intenzione di spendere qualche parola. L’obiettivo della sua Svizzera è semplice: «Fare meglio del nostro avversario. È sempre stato questo il nostro fine nelle ultime partite, e sarà così anche oggi. La Serbia è una buona squadra, con ottime individualità, ma sono convinto che riusciremo a imporre il nostro gioco. Limitarsi a una lotta basata sull’agonismo sarebbe un errore».

‘Solo i perdenti si lamentano’

Qualche dubbio sull’undici titolare Petkovic sembra averlo, ma nulla che lo induca a modificare qualcosa. «Contro il Brasile qualche problema c’è stato. Devo fare le ultime riflessioni prima di procedere con le mie scelte. Non vorrei ritrovarmi costretto a fare una sostituzione obbligata per l’infortunio dell’uno o dell’altro giocatore».

Il riferimento è a Valon Behrami, uscito malconcio e anzitempo dal campo di Rostov. Dallo staff medico della Nazionale, però, è sempre trapelato grande ottimismo. «Valon si conosce benissimo e sa gestire alla perfezione queste situazioni. Non c’è motivo per cui non giochi» si è ripetutamente sentito dal ritiro di Togliatti, una volta appurato che il fastidio agli adduttori non era grave come si poteva temere domenica scorsa al momento dell’uscita dal campo del mediano dell’Udinese.

«Sono i perdenti quelli che non la smettono mai di lamentarsi – rincara il ct rossocrociato –. La squadra deve dimostrarsi forte e unita contro ogni avversario, anche a fronte delle avversità che si possono palesare. Voglio che la Svizzera ribadisca di avere il livello necessario al proseguimento del cammino qui in Russia».
Anche se due o tre pensieri alla composizione della squadra li ha fatti, Petkovic sembra orientato a confermare l’undici che ha pareggiato contro il Brasile. Seferovic compreso, dunque. Con il lucernese, e i trequartisti Steven Zuber, Blerim Dzemaili e Xherdan Shaqiri, il ct rossocrociato schiera dunque quattro giocatori offensivi che complessivamente nei rispettivi campionati hanno segnato solo 17 reti. Il deficit che la sua squadra accusa in tema di realizzazioni non gli sfugge di certo, ma nemmeno lo induce a cambiare un po’ le carte in tavola. Inserendo, per esempio, Embolo o Gavranovic Petkovic confida che Xherdan Shaqiri si esalti, in una partita dalla valenza particolare; che la sua difesa, che ha incassato solo 9 reti nelle ultime 18 partite, mantenga la propria solidità; che Granit Xhaka sappia elevare il proprio livello rispetto ai momenti di difficoltà avuti a Rostov. Ottimi auspici in cerca di riscontri pratici, in campo.

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