hockey

La serata delle prime volte ‘e della reazione di carattere’

Il Lugano rimonta il Losanna con due gol in powerplay e vince all’overtime grazie ad Alatalo. Luca Gianinazzi può dunque festeggiare anche fuori casa

Troy Josephs è stato uno dei maggiori pericoli per Ivars Punnenovs
17 novembre 2022
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Per la prima volta in questa stagione una partita del Lugano si prolunga oltre il sessantesimo e per la prima volta i bianconeri riescono a ottenere due successi consecutivi, grazie all’assolo di Alatalo al 62’ che corona una bella rimonta e un successo meritato per i suoi.

Losanna-Lugano significa debutto sulla panchina vodese per Geoff Ward (infatti per lunghi tratti i padroni di casa sono parsi ancora alla ricerca dei giusti automatismi) e per il suo assistente Peter Andersson, che torna così ad affrontare suo figlio Calle per la prima volta da Lugano-Zugo del 4 ottobre 2014, con vittoria zugana 3-2 al prolungamento.

Ed è proprio Andersson a creare la miglior occasione per i suoi nel primo tempo, con un 2-1 assieme a Connolly al 18’, sventato però da Punnenovs. Il problema è che a quel punto il Lugano, pur avendo trascorso più tempo in attacco, non è andato oltre un tiro pericoloso dalla media distanza di Josephs, mentre il Losanna ha trovato il modo, con Jäger, di battere Koskinen. Nel periodo centrale il Lugano è bravo a rimediare alla rete di Riat, sfruttando due superiorità numeriche e altrettante respinte di Punnenovs, con Connolly e Arcobello per poi continuare a spingere. Nessuno va in rete invece nel terzo tempo, nonostante un paio di occasioni per parte (Riat e Morini in particolare nel finale mettono a lato l’occasione da tre punti). All’overtime, dopo una deviazione mancata da Jäger, risolve tutto Santeri Alatalo con un’azione in solitaria.

Prestazione convincente

Il Lugano alla Vaudoise Arena festeggia così dunque il primo successo fuori casa dal lontano 1º ottobre (3-0 a Bienne), quando ancora in panchina c’era Chris McSorley ed è al terzo successo nelle ultime quattro uscite e a cinque nelle ultime nove. Sulle sponde del Lemano i bianconeri avrebbero anche meritato e potuto raccogliere i tre punti. Per praticamente tutta la serata (a parte qualche sprazzo di terzo periodo) infatti sono stati gli uomini di Gianinazzi a fare la partita, scontrandosi anche spesso con un Punnenovs molto bravo. Va però pure detto che nelle poche volte in cui il Losanna si è presentato dalle parti di Koskinen lo ha fatto molto minacciosamente, colpendo due ferri, mancando clamorosamente la porta a 4’ dalla fine con Riat e obbligando il finlandese a due parate decisive su Jäger e Sekac. Tra i giocatori di movimento sono emersi un Josephs molto attivo e pericoloso, un Arcobello che sta ritrovando con sempre maggior frequenza quegli spunti offensivi che gli sappiamo appartenere e anche Thürkauf, seppur non ai suoi massimi livelli, è apparso rinfrancato dall’esperienza in Nazionale.

Samuel Guerra, ai microfoni dell’Rsi, rassicura sulle condizioni di Kaski (uscito a inizio periodo centrale) e sottolinea la forza mentale del gruppo bianconero: «Non credo che sia un colpo alla testa, in ogni caso non dovrebbe essere troppo grave. Non è mai facile l’inizio dopo il lungo viaggio qui a Losanna, ma con carattere abbiamo tenuto testa e l’abbiamo girata, continuando come avevamo finito prima della pausa Nazionale».

Dalla suddetta pausa il Lugano è dunque uscito guardando con fiducia all’avvenire e con la consapevolezza di poter dire la propria in ogni sfida e di avere la capacità d’imporsi anche nelle serate più incerte. Per la sfida casalinga con il Berna di domenica (alle 20) l’obiettivo deve dunque essere quello di consolidare questa base, provando a compiere un ulteriore passo avanti per quello che concerne la continuità su tutto l’arco della gara.

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