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La serenità di Fazzini. ‘Dobbiamo essere tra i primi sei’

Il topscorer e la tranquillità ritrovata grazie ai successi. ‘Di solito, a Lugano un po’ si panica dopo una serie con molte sconfitte: non stavolta, però’

Cinque vittorie nelle ultime sei partite per i bianconeri. ‘E ci servono anche i tre punti in palio stasera’ (Ti-Press/Golay)
10 dicembre 2021
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Rispetto al terzo derby, il secondo alla Gottardo Arena, a metà ottobre, questo è tutto un altro Lugano. Lo dicono i numeri, che parlano di cinque vittorie nelle ultime sei partite, e lo sanno gli stessi uomini di Chris McSorley che vivono questi ultimi scampoli di 2021 con una ritrovata serenità. «Di solito a Lugano si tende un po’ a panicare quanto arrivano tutte quelle sconfitte di fila, invece noi stavolta abbiamo imparato la lezione e siamo stati tranquilli – dice il topscorer ticinese Luca Fazzini –. Nel frattempo abbiamo pure messo a posto alcune cose a livello tattico e la squadra comincia a girare. Tuttavia, il nostro obiettivo questo weekend erano i sei punti: quindi fra qualche ora contro il Langnau dobbiamo riuscire a conquistarne altre tre e scalare un po’ la classifica. Le prime sei posizioni? Noi dobbiamo essere tra le prime sei, penso che questo sia ovvio. Ma non guardiamo molto la classifica in questo momento: pensiamo soltanto a macinare vittorie su vittorie. Poi, a fine regular season tireremo le somme».

Per ora, i bianconeri si accontentano di essere usciti da un paio di mesi davvero difficili. «Dopo tutti quegli infortuni, siamo di nuovo qua, a giocare come una vera squadra, e non come un gruppo d’individualità – racconta Calvin Thürkauf, che alla fine è stato premiato come migliore dei suoi, in questo penultimo derby di regular season –. Così sta tornando il ritmo, che va a favore dello spirito del gruppo e questo ci permette di vincere le partite».

Ritmo che, invece, il calendario non sembra davvero avere: «Sì, bisogna ammettere che è davvero un inizio di stagione curioso. Prima giocavamo tre partite a settimane, mentre ora a volte ne abbiamo una a malapena – conclude il possente attaccante cresciuto nello Zugo –. Possiamo soltanto approfittarne per recuperare sul piano delle energie, anche perché il nostro obiettivo è quello di restare in pista senza avere dei cali per tutti i sessanta minuti».

Ciò che, del resto, era proprio quello che Chris McSorley aveva chiesto ai suoi giocatori nel corso della serata. «Ho detto loro di non lasciare mai il piede dal gas: eravamo in ritardo soltanto di un gol, e ammetto che magari siamo stati un po’ imprudenti, con un hockey piuttosto ‘rock ’n roll’, diciamo, ma anche se abbiamo rischiato, siamo riusciti a crearci delle occasioni. Ed è vero che la nostra squadra ora ha il famoso ‘momentum’ dalla sua, quindi la fortuna ci dà una mano e quando i puck rimbalzano, spesso lo fanno in nostro favore, ma so che abbiamo meritato di vincere, perché a cinque contro cinque eravamo migliori noi. E sono contento di ciò che hanno fatto i ragazzi stasera, dei loro sforzi in una partita giocata con coraggio contro una squadra come l’Ambrì che, e per questa ragione voglio fare i complimenti a Luca Cereda, preparata molto bene e che ha saputo lavorare duramente».

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