Hockey

Successi a rigor di logica, ma siamo solo all'inizio

Ambrì Piotta e Lugano reduci dai vittoriosi test con i Ticino Rockets. Cereda: ‘Calati alla distanza, ma è normale’. Pelletier: 'C'è spazio per tutti, poi sceglieremo’

fotoservizio Ti-Press/Golay/Crinari
9 agosto 2020
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Dopo esattamente 161 giorni, ossia dal 28 febbraio, quando Lugano ed Ambrì si sono incontrati nella deserta Cornèr Arena, si è rigiocato a hockey in Ticino. Un hockey estivo, con una temperatura di 33 gradi fuori dalla pista di Biasca, ma con un migliaio di tifosi, tra ieri e oggi, desiderosi di poter godersi una partita dal vivo, sempre rispettando le disposizioni sanitarie-

La Raiffeisen Arena di Biasca nel fine settimana ha potuto accogliere le due compagini ticinesi di National League. Ieri l’Ambrì, nel tardo pomeriggio il Lugano. Alcune assenze in ambedue le squadre hanno concesso spazio ad alcuni giovani. Per i Ticino Rockets invece, molti giocatori in prova per strappare un contratto per la prossima stagione.

Cereda: ‘Imparare a lottare e soffrire’

Vittoria secondo logica per Ambrì e Lugano. Più sofferta quella dei leventinesi, che si sono imposti solo nel finale di partita. Ha fatto il suo debutto il nuovo straniero, il finlandese Julius Nättinen. In casa biancoblù, nove i giocatori lasciati a riposo, per qualche leggero infortunio, o per affaticamento, visto anche il duro lavoro svolto in settimana. «Ci siamo allenati ben 16 volte da lunedì scorso - spiega Luca Cereda -. Era prevedibile dopo un buon primo tempo, che alla distanza la squadra sarebbe calata. Tutti erano stanchi, ma era importante imparare a lottare e soffrire anche in situazioni come quella di sabato. L’importante è essere tornati a giocare, ci ha fatto molto piacere ritrovare il ghiaccio e disputare una partita. Io sono convinto che torneremo a giocare sul serio come previsto, per la Coppa Svizzera e per il campionato. Tra una settimana ne sapremo di più».

Losanna e Bienne confermano l'impegno

In casa Rockets si è fiduciosi per l’inizio del campionato, anche se qualche preoccupazione c’è. Il presidente Davide Mottis: «Regna l’incertezza. Speriamo che settimana prossima si possa decidere di finalmente tornare a giocare. Noi siamo dell’idea che si possa gestire, pur con tante difficoltà, lo svolgimento di una partita. Sarebbe un peccato posticipare l’inizio a una data che comunque certezze non ne può dare. Si ha voglia di tornare a fare sul serio, un rinvio porterebbe ulteriori disagi nella gestione della preparazione. Il nostro lavoro di potenziamento dell'organico sta dando frutti. È una attestazione per il buon lavoro fatto fino a oggi, e apre e interessanti prospettive ai giovani. Realtà consolidate come Losanna e Bienne hanno ulteriormente confermato il loro impegno».

Pelletier: ‘Molti giovani hanno fatto bene’

Anche nel Lugano qualche assenza di spicco, su tutti spicca quella del nuovo straniero, il danese Mikel Boedker. Interessante notare come nel tabellino della partita appaiono i nomi di giovani alla loro prima apparizione in bianconero, con Ugazzi e Werder anche autori di una rete.

«Penso che sul ghiaccio abbiamo visto già delle cose interessanti», spiega Serge Pelletier -. Ci fa piacere, ci stimola a continuare con tanto slancio nella seconda settimana di questo lungo campo d'allenamento. Ho visto all'opera molti volti nuovi, soprattutto i giovani. Tutti hanno la medesima possibilità di farsi vedere. Adesso siamo 35, diversi ragazzi hanno fatto molto bene, altri li vedremo nelle prossime partite, poi faremo le nostre scelte».

È un periodo con tanti interrogativi, questo... «?Lo stiamo vivendo bene, ci focalizziamo su quello che possiamo controllare noi per essere pronti alla prima di campionato. Ma siamo fiduciosi che un giorno o l'altro si ripartirà».

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