Hockey

Alla Valascia è festa per il Lugano

Ambrì Piotta piegato dalle reti di Lammer e Sannitz: il primo derby stagionale finisce 1-2

Ti-Press
1 ottobre 2019
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Il primo derby stagionale lo decide una deviazione volante di Sannitz poco dopo metà partita. Ed è una vittoria tutto sommato meritata per i bianconeri, che sull’arco di tutta la partita fanno di più, e soprattutto sono più concreti.

C’è tanto Lugano nel primo tempo del 228esimo derby della storia, il 113esimo alla Valascia. Gli uomini di Kapanen fanno di tutto e di più, vincendo i duelli e facendo ammattire i biancoblù con un’ottima circolazione del disco. Che al 5’32” frutta la prima rete della serata. La firma Lammer, al suo primo centro stagionale con la maglia del Lugano, capitalizzando la prima superiorità numerica (sulla panca dei cattivi c’è Dotti). Gli ospiti continuano a martellare, lasciando poco spazio e tempo ai padroni di casa, che continuano a subire. Gli uomini di Cereda sciupano pure un powerplay, ma nel finale dei primi 20 minuti riescono a riequilibrare il punteggio approfittando di uno dei pochi sbilanciamenti del Lugano, grazie all’accoppiata Sabolic-Flynn: lo sloveno si incarica del preciso passaggio, lo statunitense del backhand che batte Zurkirchen. E così si va alla prima pausa sull’1-1.

Nel secondo tempo sembra tutto un altro derby. La rete del momentaneo pareggio risveglia di botto i biancoblù, che per lunghi tratti propongono un gioco anche migliore degli avversari. E non a caso sono proprio gli uomini di Cereda, in particolare con i vari Bianchi, Hofer e Müller a procurarsi le occasioni più pericolose. Ma l’allungo, al 33’57” lo firma ancora il Lugano, grazie a una deviazione volante di Sannitz nello slot su illuminante appoggio di Bürgler. L’Ambrì Piotta prova a rifare superficie, e trova anche la via del gol con Dal Pian, ma la sua rete è però viziata da un’irregolarità di Neuenschwander (passaggio con la mano), e gli arbitri decidono dunque di non accordarla. Alla seconda pausa si va così sul parziale di 1-2.

Nel terzo tempo il gioco si fa un po’ più confusionario, complice il notevole dispendio di energie profuso su entrambi i fronti nei 40 minuti iniziali. I leventinesi provano a ricucire lo strappo, ma lo fanno in maniera più disordinata, prestando il fianco a pericolosi break del Lugano. Come quello di Bürgler al 48’50”, su cui Manzato ci mette una provvidenziale pezza, ripetendosi poco dopo su un tiro di Romanenghi. A poco più di 10 minuti dal termine Cereda chiama il timeout, ma il cronometro continua a scorrere inesorabile verso il 60’ senza che l’Ambrì Piotta riesca a ritrovare la lucidità mostrata nel periodo centrale. E a complicare le cose ci pensa la penalità rimediata da Müller proprio nel momento di iniziare il rush finale. Il Lugano stringe d’assedio Manzato cercando di chiudere lì i conti. Non ci riesce, ma guadagna comunque preziosi secondi. Quanti ne bastano per portare a buon fine il match, che si chiude con il punteggio di 1-2.

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