Hockey

La partenza bruciante dello Zugo tarpa le ali al Lugano

Alla Bossard Arena finisce 3-2 per i padroni di casa: il primo punto della serie va alla compagine di Tangnes. Bianconeri dal 20’ senza Klasen

Keystone
9 marzo 2019
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Non c’è molta storia nella prima partita dei quarti di finale tra Zugo e Lugano, con gli uomini di Dan Tangnes che si impongono con il punteggio di 3-2. Alla Bossard Arena, per gli uomini di Greg Ireland l’inizio è da incubo: dopo appena due minuti e una manciata di secondi si ritrovano sotto già di una rete. Lo Zugo infatti sfrutta la prima penalità (di Bertaggia) per passare avanti. E raddoppia al 6’53” con Simion che recupera un disco mal gestito alle assi da Romanenghi. I bianconeri sfruttano però, in coda al loro primo powerplay, dimezzano lo scarto con un tiro di Wellinger deviato sotto porta dal parastinco di Morini: alla prima pausa si va così sul risultato di 2-1. E il parziale non cambia nei secondi venti minuti, sebbene lo Zugo ne giochi diversi istallato nel settore difensivo del Lugano. Nel gioco a ranghi completi i padroni di casa sembrano infatti superiori agli uomini di Ireland, che dal secondo tempo è costretto a rivedere i blocchi offensivi complice l’uscita di scena di Klasen, dolorante a una gamba. Lo Zugo trova però il 3-1 al 44’44” con Flynn che sorprende Merzlikins da posizione assai angolata rispetto alla sua porta. E sul 3-1, il compito dei bianconeri si fa ancora più complicato, anche perché per 10’ devono fare anche a meno di Lapierre, sanzionato con 10 minuti di penalità per una carica alle assi ai danni di Klingberg. Un tiro testo a mezz’altezza di Loeffel permette al Lugano di riaprire il match a poco più di 3’ e mezzo dal 60’. Ma nemmeno l’assalto a 6 giocatori di movimento contro 5 permette ai bianconeri di riacciuffare lo Zugo, che fa così suo il primo round di questo quarto di finale.

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