Hockey

Alla Valascia è la sera della prima

Dopo due successi in trasferta l'Ambrì riesce a vincere anche in casa: decide il solito Zwerger, che dirotta il disco con il fianco. 'La fortuna? Te la vai a cercare'

30 settembre 2018
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Un finale vibrante. In una partita che non sarà granché sul piano dello spettacolo, ma che finisce col regalare parecchie emozioni. Dopo un secondo tempo confusionario (e anche piuttosto soporifero) e un primo in cui fino a un certo punto l'Ambrì sembra avere l'avversario in pugno, con il Ginevra che soffre tantissimo ogni qualvolta il puck si trova nel proprio terzo difensivo. Poi, invece, le cose improvvisamente mutano, e gli ospiti cambiano gradamente volto alla serata sfruttando due penalità (su due): prima segna Fransson, con il povero Manzato – preferito nell'occasione a Conz – che non vede assolutamente nulla (è il 16'04''), poi tocca a Jeremy Wick (un'autentica sassata, per l'1-1 al 38').

Tuttavia, a quel punto l'Ambrì non ha ancora detto la sua ultima parola. E bastano due dischi sulla porta di Mayer, dalla distanza, per capovolgere nuovamente la partita. Stavolta in maniera definitiva: il primo puck parte dal bastone di Ngoy al 40'21'', il secondo da quello di Kubalik cinque minuti più tardi. Con il solito Zwerger che, appostato davanti alla gabbia – al termine di una clamorosa, infruttuosa doppia superiorità numerica («Una penalità c'era, l'altra invece era di troppo», è la reazione di Chris McSorley) – mette imparabilmente il disco in porta, sporcando il tiro con un fianco (prima del definitivo 4-2 di D'Agostini a porta vuota). Per la serie: non importa come, l'importante è che sia gol. «La fortuna? Stasera ne abbiamo avuta un po', come del resto ne abbiamo avuta venerdì a Langnau – spiega il coach biancoblù Luca Cereda –. Ma con questa attitudine, la fortuna te la vai a cercare».

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