Hockey

Manifestazioni pro e contro la Nazionale coreana unificata

In occasione dell'amichevole con la Svezia numerose persone si sono affrontate a suon di slogan. Al posto dell'inno, una canzone vecchia di 600 anni

4 febbraio 2018
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La prima amichevole della Nazionale riunificata coreana di hockey femminile, è stata macchiata da manifestazioni pro e contro il riavvicinamento tra le due Coree in occasione dei Giochi di Pyeongchang. L'apparato di sicurezza è rimasto all'erta all'esterno della patinoire, mentre opposte fazioni scandivano slogan a favore e contro l'esperimento di unità nazionale voluto dai dirigenti del Nord e del Sud con il beneplacito del comitato internazionale olimpico. La fazione critica alla riunificazione ha calpestato il ritratto del presidente del Nord, Kim Jong-Un, e strappato una bandiera della Corea unificata. All'interno del palazzetto, per contro, gli spettatori hanno incoraggiato la selezione diretta dalla statunitense Sarah Murray... «La questione più urgente è rappresentata dalla pace tra Nord e Sud – ha affermato Park Cheol-Huyn (44 anni) che ha deciso di recarsi alla partita contro la Svezia accompagnato da tutta la famiglia –. È importante raggiungere l'obiettivo della pace attraverso i Giochi e penso che l'idea della Nazionale unificata abbia davvero molto senso». 

All'interno della pista, al fianco di quella svedese è stata issata la bandiera della Corea unificata, mentre al momento degli inni nazionali è stata eseguita la vecchia canzone popolare “Arirang” composta oltre 600 anni fa. Le giocatrici hanno vestito una maglia blu e rossa con la scritta “KOREA”. Della squadra fanno parte quattro ragazze del Nord.

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