Formula 1

Hamilton detta il tempo delle libere. Non è una novità

Nulla di nuovo in Bahrein. Dove nelle prove libere ancora una volta solo Verstappen è nella scia del campione mondiale

Ormai una consuetudine (Keystone)
27 novembre 2020
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Scrivere delle libere del Bahrain è un poco come redigere il testo o di un libro di favole o di una fantascienza. Sì perché oggi in pista ci è andato il 2021 con tante monoposto con filetti colorati per la codifica dell'impatto aerodinamico, provando gli pneumatici Pirelli in vista della prossima edizione del Mondiale e via di questo passo.

Nel paddock è tornato Mattia Binotto, insolitamente sorridente e finalmente pronto ad accettare la proposta di Red Bull di congelare fino al 2022 lo sviluppo dei propulsori. Sorprendente perché l'orientamento di Maranello era molto negativo in merito, ma l'ingegnere losannese ha anche detto che a questo punto si potrebbe pensare all'arrivo delle nuove power unit successive nel mondiale 2025 e non nell 2026. Insomma, trattative giustamente in corso per trovare la quadratura del cerchio di uno sport che, causa Covid quale acceleratore fattuale ma anche una crisi che arriva da più lontano, deve essere molto attento sul tema denaro e sponsor.

È stato davvero ilare il siparietto offerto in settimana da Magnussen e Grosjean e rivolto a Mick Schumacher. I due, che hanno ovviamente il dente avvelenato con il loro Team Principal Steiner, hanno fatto sapere al giovane rampollo di restare sereno perché la Haas è una monoposto facile da guidare, che sta bene in strada: semplicemente non va come prestazioni. Un bel piatto avvelenato al junior che vuole vincere il campionato, ma che nelle prove libere ha stabilito solo il decimo tempo.

Continua frattanto la querelle di Hamilton col suo team, e l'ipotesi più accreditata è che si parli di firma solamente prima di Natale e non con l'anticipo che di norma ci si sarebbe atteso. La questione delle future scelte di Wolff sono una logica concatenazione del ritardo.

Tra le poche notizie narrabili il fatto che Raikkonen sia rimasto a lungo col miglior tempo delle prime libere, battuto solo in seguito da Verstappen. Brutta uscita di pista di Albon con 10 minuti di bandiera rossa, la monoposto ha riportato danni ingenti anchorché riparabili.

I tempi delle seconde libere hanno di fatto dimostrato come ancora una volta Verstappen sia stato il solo pilota in grado di stare dietro alle Mercedes-Benz: a tal proposito Newey ha precisato che per la gara in Bahrain sono state portate decisioni di setting aerodinamico molto importanti. Attardate, con entrambi i piloti, le Rosse. La scelta compiuta a Maranello è stata quella di girare molto a lungo con le nuove Pirelli in ottica del mondiale 2021. Dove senza poter intervenire sulla Power Unit in modo rilevante non sarà tutt'altro che una strada in discesa.

Verso un Mondiale allargato nel 2022?

Infine un'informazione insider: il lavoro che Domenicali ha già iniziato alacremente a compiere (e già deliberato da Liberty Media) potrebbe portare a un Mondiale 2022 con un aumento del numero dei team iscritti. Parliamo di almeno 7/8 nuove squadre che stanno seriamente proponendosi in entrata per la massima formula, che proprio in quella stagione perderà Mercedes-Benz. La posizione di Red Bull e Alpha Tauri è molto complessa, perché se da un lato perde Honda come partner, non è certo nella situazione di poter aprire trattative con Renault (da cui sono appena andati via) o Ferrari, che mai fornirebbe un team così direttamente rivale. Interessante sviluppo.

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