Formula 1

Di nuovo a Monza. Ma non è come un anno fa

Dopo il tripudio di Leclerc nel 2019 stavolta in Brianza c'è il silenzio, al termine di una settimana molto dura per il Cavallino. Mercedes subito presenti

Keystone
5 settembre 2020
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È stata una settimana molto dura per il Cavallino, senza dubbio: l'anno scorso il tripudio di Leclerc, stavolta invece il silenzio del pubblico, se si esclude uno sparuto gruppo di infermieri e medici che l'Aci ha voluto ospitare in segno di riconoscenza, per quanto fatto durante l'emergenza Covid-19. Il fatto è che a Maranello la monoposto non c'è, e non ci sarà per tutta la stagione senza alcuna minima possibilità di riscatto. Forse solo al Mugello, ma per ragioni di marketing.

Ieri nelle libera consueta superiorità delle Mercedes-Benz, con Hamilton, su un circuito che del resto esalta la potenza e le doti aerodinamiche delle monoposto, sulla falsariga di Spa. Ecco perché il Mugello con la sua tortuosità, e il fatto che quella sarà la gara 1000 del Cavallino in F1, potrebbe tutto sommato permettere un risultato alquanto soprendente.

E dire che avrebbero dovuto trovarsi in difficoltà le Frecce d'Argento, per il divieto che parte da Monza di utilizzo delle mappature modificate. Il risultato invece non cambia: questa è una macchina semplicemente perfetta, che sembra correre su dei binari. Esattamente l'opposto vale invece per i due ferraristi Leclerc e Vettel, che alla curva di Lesmo per cercare la prestazione hanno entrambi perso aderenza con risultati distinti.

Molto bene ieri Lando Norris su McLaren e Pierre Gasly su Alpha Tauri, e poi Max Verstappen. Questa nouvelle vague fa ben sperare, con giovani certamente in forma e veloci che almeno rendono divertente la gara, in quella che insieme a Silverstone e Montecarlo viene considerata una delle gare iconiche della F1 dal 1950. A Monza conta solo il 'pedal to the metal': quindi tavoletta, velocità pura e aderenza. Solo questo. Proprio quello che permise a un Leclerc probabilmente 'fuorilegge' di vincere davanti ai tifosi in delirio, che da sempre regalano uno dei podi più emozionanti del Mondiale. Chiedere a Rosberg, ad esempio, per conferma.

Per il resto c'è molto poco da dire, su un Mondiale sostanzialmente noioso e prevedibile. Il tema che tiene banco sono le continue scuse di Binotto al pubblico per le performance invero imbarazzanti della Rossa, e il gelo che c'è tra lui e un Vettel che non perde occasione per punzecchiarlo, mentre un Leclerc disarmato ha coperto di insulti in francese il team.

Intanto Vettel nicchia con Racing Point, per non aver ancora trovato la cifra desiderata per chiudere. Vettel che negli scorsi giorni è diventato ufficialmente proprietario della Williams che fu di Mansell. A proposito di Williams: la figlia di Frank, Claire, lascia spazio al fondo americano Dorlinton Capital, che ha comperato il team: sarà questa la sua ultima gara da Team Principal, con rimpianto e dolore, ma la squadra di Grove dal passato così prestigioso non poteva accumulare altri debiti, e l'arrivo di luquidità permette futuro e sviluppo.

Tornando a Monza, oggi alle 15 è tempo di qualifiche. Appassionamoci per la lotta nelle retrovie.

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